Turris ci vediamo a casa

Ok alla Convenzione per l’affidamento del campo alla società

convenzione-stadio-turris-torre-del-greco-croncaca-e-dintorniDa qualche settimana ormai il 3 novembre era cerchiato in rosso sul calendario. Con speranza e trepidazione. Ma anche con insofferenza mista a cronico scetticismo. Non si poteva aspettare oltre. La Turris doveva tornare a casa. Un intero avvio di stagione lontano dal proprio stadio avrebbe potuto stendere un elefante ed invece l’undici di Fabiano è lì, ad un punto dal Latte Dolce, reduce da una prestazione da applausi proprio in casa della capolista.

Nel frattempo, però, quanti traslochi. Troppi. Senza contare i dinieghi, le disponibilità prima date e poi ritirate. L’esodo è finito. Come le porte chiuse in faccia. Adesso le porte si aprono. Tocca per ora a quelle dei Distinti, in attesa della Tribuna. In attesa, quindi, di un nuovo dissequestro temporaneo, dell’esecuzione di marginali interventi di messa in sicurezza e, quindi, della rimozione definitiva dei sigilli, passando per un nuovo accesso della Commissione di Vigilanza (che lunedì ha certificato la parziale agibilità dell’impianto). L’iter che porta al dissequestro si articola in più tappe, è vero, ma stavolta i tempi dovrebbero essere decisamente contenuti. Per il momento va bene così, perché da domenica la Turris sarà a casa. Dopo sei vittorie e tre pareggi in campionato, tutti in trasferta. Non male per una squadra che l’anno scorso aveva il suo tallone d’Achille proprio negli impegni esterni.

Comincia col Latina un nuovo campionato? Visione romantica. La realtà è che contro i pontini la Turris colmerà finalmente un gap che – ad oggi – ha avuto la capacità e la maturità di neutralizzare e di non patire in termini di classifica. Decisamente una prova di forza. In linea con lo spessore dell’organico, di prim’ordine. Ed ora alla squadra cui Torre del Greco ha affidato il compito di prendersi un futuro dal sapore di storia, toccherà stuzzicare e farsi travolgere da quello che il patron Colantonio ama definire «il ruggito del Liguori».

Nel frattempo, anche il Consiglio comunale – nonostante l’energica opposizione dei consiglieri di minoranza, che hanno poi abbandonato l’aula – ha fatto la sua parte. Nella seduta di ieri sera è stato infatti approvato, con relativo emendamento, lo schema di convenzione per la concessione in uso del Liguori alla Turris. La sottoscrizione avverrà nel momento in cui saranno stati rimossi i sigilli alla tribuna ed il canone annuo, dagli iniziali trentaduemila euro, è stato fissato in ventottomila euro, considerati i quattromila euro necessari per l’omologazione del manto in sintetico di ultima generazione.

Sul punto è intervenuta anche una nota da Palazzo Baronale, con una precisazione. «L’Amministrazione Palomba ha approvato, nel corso del consiglio comunale celebrato ieri sera, lo schema di convenzione per l’affidamento dell’intero impianto sportivo A. Liguori alla società Turris Calcio ASD. Lo schema di convenzione disciplina contestualmente anche la concessione del parcheggio retrostante il settore Distinti. Nello specifico, è stabilito che l’area di sosta resta nella piena disponibilità dei cittadini, con stalli gratuiti dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00, ad eccezione dei giorni in cui sono in programma eventi sportivi».

Quindi l’intervento del sindaco Palomba. «Un atto importante, quello che abbiamo portato in Consiglio comunale, che dimostra non solo l’attenzione di questa amministrazione alla realtà sportiva cittadina, ma soprattutto rende chiaro e netto il nostro indirizzo politico. Tralascio ogni commento sull’inopportuna osservazione, sollevata, durante la discussione in aula dal consigliere Luigi Mele, al quale vorrei suggerire di leggere con adeguata cura gli atti su cui ha intenzione di obiettare. Il parcheggio compreso nell’area dello stadio Liguori resta gratuito. Questa Amministrazione non ha messo le mani nelle tasche dei cittadini».

Raffaella Ascione

Giornalista per passione

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