Scontri tra tifoserie: sette poliziotti feriti e due ultrà corallini arrestati

Torre del Greco, scene da guerriglia nel dopo partita Turris-Taranto

scontri-turris-taranto-mariella-romano-cronacaDue tifosi ultrà arrestati e sette poliziotti feriti. È questo il bilancio degli scontri avvenuti la sera di mercoledì, intorno alle 23,30, al termine della partita Turris-Taranto (finita 1-2), in piazzale della Repubblica e via Guglielmo Marconi a Torre del Greco. Momenti di tensione sfociati in guerriglia quando una cinquantina di persone hanno accerchiato il convoglio della polizia che faceva da scudo, scortando, quattro autobus con a bordo i tifosi della squadra ionica. Con tattica militare, armati di bastoni e incappucciati, i provocatori hanno iniziato a lanciare sassi contro gli avversari colpendo gli agenti che cercavano di riportare la calma: sette poliziotti sono finiti in ospedale con escoriazioni, lividi e arti slogati e tumefatti. 

Una battaglia senza esclusioni di colpi, durata oltre venti minuti, che ha rischiato di finire in tragedia: per tutelare i tifosi del Taranto e scongiurare conseguenze peggiori, almeno settanta agenti – interi reparti della polizia di Stato – sono stati costretti a rispondere con lacrimogeni e fumogeni alla sassaiola degli pseudo sostenitori corallini. Ingenti i danni agli autobus e alle vetture coinvolte nei tafferugli: con finestrini rotti e danni alla carrozzeria i pullman della tifoseria avversaria sono stati scortati fino all’autostrada.  

Durante gli scontri gli agenti del commissariato di Torre del Greco, diretti dal primo dirigente Antonietta Andria, hanno arrestato due uomini di 35 anni, M. C. e A. P. ritenuti dagli inquirenti vicini agli ambienti degli ultrà corallini. Entrambi saranno giudicanti per direttissima, entro la giornata di oggi, 23 dicembre.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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