L’artista Cristoforo Russo

Il presepe Pop di Cristoforo Russo, l’artista che trasforma l’umano in supereroe

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L’artista Cristoforo Russo

 

Dalla commedia dell’arte alle maschere di tutto il mondo. Da Pulcinella ai supereroi e non solo quelli della Marvel. I quadri di Cristoforo Russo, artista torrese trapiantato a Roma, raccontano l’antico e il moderno. Due generazioni a confronto che prendono forma dalla mescolanza della cultura popolare, fondendosi nei colori di ieri e di oggi. Opere che sanno parlare agli adulti e ai bambini, mostrando l’unico e il diverso.

presepe pop cristoforo russo artista roma torre del greco È questo il tema del Presepe Pop in esposizione fino al 30 luglio nella corte esterna di Ekklesia, il cocktail bar allestito nella suggestiva cappella gentilizia di metà ‘700 che si trova in via Nazionale 686, a Torre del Greco. Un progetto innovativo proposto dal direttore artistico Toto Toralbo, sostenuto dal Museo di Pulcinella di Acerra e dalla Pro-loco di Torre del Greco, che ospita anche una trilogia di opere dedicate a Diego Maradona firmate da Cristoforo Russo, dal piccolo Giovannino e dall’artista Nicola Toscano che realizza quadri in braille, il linguaggio dei non vedenti. presepe pop cristoforo russo artista roma torre del greco

“In questo periodo estivo ed in questo luogo così evocativo, che definiamo di ambient experience, ci teniamo che l’arte si possa guardare, ascoltare e toccare” dicono i responsabili di Ekklesia. “L’interattività di un Presepe Pop è tutto questo e non solo: le tele di Cristoforo Russo, attraverso i colori e le immagini, allontanano la malinconia dei tempi post-pandemici. L’autore analizza le opere dei grandi Maestri e la cronaca del proprio tempo, attraverso il caleidoscopio della commedia dell’arte (Rugantino, Meo Patacca, Pulcinella, Arlecchino, Pantalone) e delle maschere da tutto il mondo (i Supereroi, le maschere asiatiche, africane)”.

“Un Presepe Pop, apparentemente fuori stagione natalizia, è alla ricerca delle nostre radici e a favore di una rinascita autentica del nostro puer aeternus”, spiega Cristoforo Russo. “Una sorta di luogo in cui gli adulti tornano bambini ed i bambini si sentono adulti. Considero simbolicamente il presepe attraverso una visione fantastica e ben venga Pop”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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