Longo: “I miei gol? Conta l’obiettivo finale”. Colantonio sogna lo stadio pieno

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Foto Salvatore Varo

“Ce l’abbiamo noi il fenomeno” cantava lo spicchio di Tribuna alle spalle della panchina della Turris quando è stato sostituito in un tripudio di applausi. Il bomber Fabio Longo (nella foto di Salvatore Varo) è tornato al gol e lo ha fatto nei momenti fondamentali per spegnere le velleità di un avversario mai domo in una domenica non certo banale.

“Avevo voglia di portare a casa questo risultato importante” dice l’attaccante a fine partita. “Volevo fare bene, aiutare la squadra. Il gol è sempre bello per un attaccante, era da due partite che non segnavo, ma quest’anno la cosa più importante è l’obiettivo finale”.

Longo segue la stessa linea di mister Fabiano, concentrandosi sulla Turris e non sui risultati delle inseguitrici: “Delle altre squadre poco importa, dobbiamo fare il nostro percorso e guardare in casa nostra. Come nelle altre partite, nessuno si arrende facilmente. Fino a quando non è arrivato il quarto gol, il Ladispoli non si è mai tirato indietro. È dura, ma siamo una squadra forte ed un gruppo eccezionale. Sono sicuro che alla fine riusciremo a portare a casa l’obiettivo da tutti desiderato”.

Sulla convivenza con Prisco, anche il bomber corallino non trova nessun ostacolo: “Eravamo entrambi under ad Aversa e a volte abbiamo giocato anche insieme, sebbene lì giocavo da esterno. Decide il mister, noi siamo a disposizione”.

Ai microfoni, come di consueto, si presenta anche il presidente corallino Antonio Colantonio, contento per la riapertura della Tribuna: “Se guardiamo gli ultimi dieci anni, sono soddisfatto perché abbiamo raggiunto una quota abbonamenti che ha toccato quasi quota cinquecento ed altri quattrocento-cinquecento biglietti li abbiamo staccati al botteghino”. Bene, ma non benissimo: “Mi aspetto ancora di più, vorrei un Liguori pieno, con le famiglie e i bambini allo stadio perché stiamo ottenendo risultati straordinari. La vittoria più grande, al di là dei risultati sportivi, sarebbe vedere lo stadio pieno in tutte le altre partite casalinghe. Il nostro zoccolo duro ci fa sentire come se fossimo in tremila”, aggiunge il numero uno biancorosso con gli occhi che gli brillano, “abbiamo dei tifosi eccezionali. Il Liguori è magico, ma questa magia vorrei trasferirla anche a quelli che non riescono ancora a sentire l’odore dell’eccezionalità di questo evento. Da quattrocento siamo passati ad uno zoccolo duro di ottocento, ma vorrei arrivare a quattromila”.

Le ultime parole, infine, su un girone che erroneamente si crede semplice: “Il Ladispoli ha preso una traversa ed abbiamo corso qualche rischio nei primi minuti.. chi dice che questo girone è facile non l’ha mai fatto o è un falso addetto ai lavori. Io vedo squadre ben attrezzate, tutte fanno la partita del cuore e nessuno ci regalerà niente, com’è giusto che sia”.

Andrea Liguoro

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