Riapre a tempo pieno la biblioteca di villa Macrina dedicata al giornalista Enzo Aprea
Torre del Greco, l’annuncio dell’assessore alla Cultura Enrico Pensati
Riapre a tempo pieno la biblioteca comunale di villa Macrina, dedicata al giornalista di Torre del Greco, Enzo Aprea. Superata l’emergenza Covid, l’assessore alla Cultura, Enrico Pensati, è riuscito a dare una nuova organizzazione e, soprattutto, a garantire anche l’apertura pomeridiana dei locali attrezzati per la lettura, che si trovano in via Nazionale a Torre del Greco.
Da domani, 17 giugno, la biblioteca resterà aperta dalle 8,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19. E, nel rispetto delle prescrizioni da adottare in funzione dell’emergenza Covid 19, potranno accedere al massimo 25 persone a turno. L’accesso è consentito solo previa prenotazione da effettuarsi due giorni prima all’indirizzo mail [email protected]
Nel testo della mail, l’utente dovrà indicare nome, cognome, data di nascita e residenza, un recapito telefonico per eventuali contatti. In considerazione dell’emergenza epidemiologica e nel rispetto del provvedimento del Consiglio dei Ministri dello scorso 31 gennaio 2020 valevole sull’intero territorio nazionale è consentito prenotare per un massimo di tre giorni ovvero di n.3 turni (antimeridiano e/o pomeridiano). Solo dopo che sarà decorsa la data del terzo giorno/turno, l’utente potrà nuovamente inviare una ulteriore richiesta di prenotazione.
“Desidero pubblicamente ringraziare”, dice l’assessore Enrico Pensati, “la dirigente della Unità Organizzativa Biblioteca Luisa Sorrentino e il personale che verrà impiegato per aver consentito di restituire alla fruizione di studenti e cittadini un baluardo di cultura e speranza. La riapertura a tempo pieno della biblioteca comunale è il segno tangibile che insieme abbiamo voglia di metterci alle spalle una delle pagine più brutte e difficili della storia cittadina. Resta chiaramente un provvedimento di ordinaria amministrazione che a mio avviso assume i caratteri della straordinarietà se consideriamo che in un decennio abbiamo visto calare il personale dell’Ente da circa 900 a meno di 300 unità. È una inversione di tendenza che salutiamo con soddisfazione perché ci consente di affermare che a rimetterci questa volta non sarà la cultura e le sue straordinarie opportunità”.