La figlia del diacono morto per Covid ricorda il papà: “Sei stato un dono durato pochissimo”
Torre del Greco, Stefania Ragazzon affida dolore e riconoscenza ad un post pubblicato su Facebook
È sera tarda quando Stefania Ragazzon, figlia primogenita del medico diacono della parrocchia di Sant’Antonio a Brancaccio a Torre del Greco, morto per Covid all’Ospedale del Mare venerdì 23 ottobre, rompe il silenzio per ringraziare, anche a nome della mamma Rosaria e della sorella Aurora, le tante persone che in queste ore stanno esprimendo parole di amore e riconoscenza per Mirco, uomo di fede e medico di grande esperienza e spessore morale. E lo fa scrivendo un post sulla sua bacheca Facebook, utilizzando parole semplici che arrivano dritto al cuore.
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“Il dolore”, scrive Stefania Ragazzon, “non va via, si imprime nella pelle e poi va giù fino alle ossa. Il mio papà manca un po’ a tutti perché era capace di entrare nel cuore di tutti e noi, sua famiglia, da sempre sentivamo che Mirco non era nostro fino in fondo. È stato un dono che è durato pochissimo ma di una luce molto forte. Casa nostra, il mio cuore saranno sempre aperti a voi che cercate, perché mio padre così ci ha sempre suggerito: non sono solo io diacono ma lo siamo noi come famiglia. Avevi scelto di compiere questi passi verso Gesù perché volevi essere servitore del prossimo, noi continueremo a farlo con te che dal cielo ci guidi. Ci lasciamo abbracciare da ciascuno di voi. Stefania, Aurora e Rosaria”.
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