I giovani professionisti di Futura Torre

Giovani, professionisti e migranti 2.0: “Pronti a collaborare con il sindaco per ripopolare la città”

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I giovani professionisti di Futura Torre

Sono giovani, professionisti e migranti 2.0. Età media trent’anni. Qualcuno ha scelto di farsi le ossa in Italia e in Campania. Altri hanno infilato laurea e master nel trolley e sono partiti con l’idea di fare esperienza all’estero per tornare in famiglia dopo avere imparato le “buone pratiche” delle città europee. Un modello virtuoso da replicare sul nostro territorio per ripopolare Torre del Greco e restituire vivibilità.

Un pensiero fisso per questi ex adolescenti cresciuti all’ombra del Vesuvio con la certezza che, per un buon posto di lavoro, era necessario tagliare i ponti e partire. Questi ex liceali che potremmo definire Generazione Novanta, ha accettato di vivere qualche anno lontano da affetti e radici, ben sapendo che si trattava di un compromesso transitorio, necessario, ma non definitivo, per candidarsi a diventare la nuova classe dirigente sulla quale scommettere e vincere. Adesso, con in tasca una discreta esperienza, pieni di speranze e di sogni, stanno per tornare. E per prima cosa, sull’esempio di Andrea Martino, hanno scritto una lettera al nuovo sindaco, Luigi Mennella, per avviare con l’amministrazione una collaborazione che veda i giovani in prima linea. I protagonisti di questo sogno sono ricercatori, educatori, architetti, assicuratori, professionisti della comunicazione e dei media, esperti di progetti e fondi europei, ingegneri, studenti e persone che si interessano alla città e che vogliono contribuire attivamente al suo sviluppo”.

Francesco Ripa giovani migranti 2.0 torre del greco
Francesco Ripa

“Il tema dello spopolamento di Torre del Greco e di tutto il Sud Italia”, racconta Francesco Ripa, dalla sua casa londinese, “ci tocca personalmente e ci interessa moltissimo, perché riguarda in egual misura chi parte e chi resta e, soprattutto, ha un impatto molto profondo sulla città e i luoghi che lasciamo. Oggi per fortuna abbiamo gli strumenti per collaborare anche a distanza. La nostra scommessa è quella di creare un gruppo che permetta anche alle tante persone che sono andate via di partecipare e contribuire alla vita della loro città: tenendo più vivo questo legame è più probabile che tornino. Per questo abbiamo lanciato un nostro blog, che speriamo diventi uno spazio di riflessione e di approfondimento aperto a chiunque voglia contribuire”.

L’obiettivo di Futura Torre, è quello di “connettere persone e far circolare idee per immaginare insieme una Torre del Greco più vivibile, aperta e al passo coi tempi. Vogliamo creare uno spazio di confronto e dibattito informato su temi di rilevanza pubblica, prediligendo proposte e soluzioni concrete e lavorando con le tante associazioni e realtà virtuose presenti sul territorio. Ci proponiamo di svolgere attività di studio, approfondimento e divulgazione sui fenomeni di trasformazione culturale, sociale e urbana in atto nella nostra città e nella nostra regione, e di promuovere processi e iniziative di partecipazione pubblica, co-progettazione e innovazione sociale.”

“Ci sono temi ai quali teniamo in modo particolare”, ribadisce Francesco Ripa “e riguardano la riqualificazione degli spazi abbandonati o sottoutilizzati (ce ne sono tanti nella nostra città), l’ambiente, l’innovazione, la mobilità sostenibile, la promozione della cultura e dello sport. Alcuni di noi sono anche molto interessati all’analisi dei dati aperti, soprattutto quelli della pubblica amministrazione. Stiamo pensando a qualche progetto utile per la città, come ad esempio monitorare i fondi e dei progetti finanziati con il PNRR e rendere più accessibili gli orari dei mezzi di trasporto pubblico (che ci sono, ma non sappiamo quando passano!). Un obiettivo che ci ispira e ci motiva è di promuovere una narrazione positiva su quello che si può fare nella nostra città e su quello che Torre del Greco può diventare. Vogliamo essere critici ma costruttivi e collaborativi, lavorare con gli altri e fare rete con le realtà attive e virtuose del nostro territorio. Sia per il nostro lavoro – alcuni di noi lavorano a contatto con le amministrazioni pubbliche, in Italia e in altri paesi europei – sia per le città in cui ci è capitato di abitare o che abbiamo visitato. Abbiamo tante idee su cosa si potrebbe fare a Torre del Greco. Alcune cose non sono impossibili. Speriamo di contribuire a promuovere alcune “buone pratiche” e restituire alla città quello che abbiamo imparato nei nostri percorsi personali e professionali”.

Questo il testo integrale della lettera inviata da Raffaele Articolo, Giuliano Formisano, Simone Cozzuto, Bruno Conte, Francesco Ripa, Rossella Marino, Simona di Rosa, Vincenzo Massa, Luca Capano e Rocco Mazza al primo cittadino di Torre del Greco.

Luigi Mennella sindaco Torre del Greco
Luigi Mennella sindaco di Torre del Greco

Gentile sindaco Luigi Mennella,

abbiamo letto con interesse la lettera che le ha rivolto il giovane Andrea Martino, pubblicata dalla giornalista Mariella Romano sul suo blog.

Siamo ricercatori, educatori, architetti, assicuratori, professionisti della comunicazione e dei media, esperti di progetti e fondi europei, ingegneri, studenti, persone che si interessano alla città e che vogliono contribuire attivamente al suo sviluppo. Dopo più di un anno di aggregazione, conversazioni e progetti per la città, vogliamo rivolgere anche noi una lettera per augurarle un buon lavoro alla guida della nostra città e condividere alcune riflessioni sui temi che più ci stanno a cuore, e proporre possibili percorsi d’azione.

Abbiamo letto con interesse il programma elettorale con cui la sua coalizione si è presentata alla città. Ci abbiamo trovato molte parole e idee in cui crediamo profondamente, come lavoro, sostenibilità, cura degli spazi pubblici, innovazione, partecipazione. Nonostante ci appassionino molto i temi legati al futuro, e vogliamo contribuire attivamente alla conversazione su cosa possa diventare la nostra città, ci auguriamo di vedere un impegno serio e immediato per rendere la nostra Torre del Greco una città più pulita, curata e bella. Non è un caso che le richieste più frequenti rivolte dai nostri concittadini nelle tante interviste che abbiamo visto e ascoltato durante la campagna elettorale riguardino la pulizia e il decoro urbano.

Tra di noi ci siamo spesso ritrovati a parlare della “teoria delle finestre rotte”, che più o meno dice che se non ti impegni a riparare la singola finestra rotta che c’è nella tua strada, presto tutte le finestre saranno rotte. L’incuria segnala che un luogo non è oggetto di manutenzione – di cura, appunto – e che quindi è molto probabile che sarà sporcato e deturpato ancora di più.

Ci auguriamo che l’amministrazione che guiderà sarà capace di invertire la spirale negativa di incuria e abbandono a cui sembrano destinati molti luoghi della nostra città, persino quelli più centrali e simbolici.

Partecipazione, dialogo, ascolto: un modo diverso di governare

Riteniamo che la partecipazione pubblica e il coinvolgimento delle comunità attive siano elementi cruciali per il progresso della nostra città. Suggeriamo di aumentare i punti di contatto e confronto con il pubblico attraverso l’organizzazione di eventi e incontri pubblici nei vari quartieri con cadenza regolare. Questi incontri potrebbero servire per presentare e discutere l’avanzamento dei progetti e delle iniziative in corso, favorendo un maggiore coinvolgimento dei cittadini. 

Siamo stati contenti di leggere per ben tre volte la parola “co-progettazione” nel suo programma elettorale. In questo spirito, suggeriamo di creare gruppi di lavoro partecipativi composti da rappresentanti dell’amministrazione comunale, rappresentanti della società civile e residenti per confrontarsi sulle scelte più importanti che dovrà prendere la sua amministrazione. Le buone pratiche a cui ispirarsi non mancano. Alcuni comuni hanno creato gruppi di lavoro partecipati di questo tipo per affrontare tematiche diverse, dalla mappatura del patrimonio culturale ufficiale e non ufficiale del territorio, come è successo a Brindisi, alla discussione di misure per la transizione ecologica, com’è successo a Bologna e in altre città. Qualunque sia la forma, creare nuovi strumenti e spazi di partecipazione può rafforzare il ruolo dei cittadini nella gestione del bene comune, aumentare il senso civico, e rendere tutte e tutti più responsabili per la nostra città. 

Un primo passo in questa direzione può essere ridare centralità ad organi consultivi come il Forum dei Giovani e la Consulta dell’Ambiente, che possono offrire una preziosa prospettiva e competenza settoriale che può integrarsi con il lavoro dell’amministrazione per sviluppare soluzioni più efficaci. Le proposte contenute nel suo programma – garantire un maggiore supporto sia finanziario che amministrativo, invitare periodicamente i rappresentanti a riferire in consiglio comunale, programmare incontri periodici tra gli organi consultivi e gli assessori di riferimento – ci sembrano propositi eccellenti a cui ci auguriamo sarà dato seguito. 

Inoltre, molte città in Italia e in altri paesi europei hanno creato con successo dei meccanismi di dialogo e confronto costante con le “istituzioni ancora” del territorio. Crediamo che sia un buon esempio da seguire e da replicare anche a Torre del Greco. Stiamo parlando di istituzioni come imprese, scuole, associazioni, banche, fondazioni, istituzioni religiose. Questi organismi così diversi costituiscono comunità numerose e attive di persone che possono contribuire al rilancio della città, ma che raramente hanno l’opportunità di ritrovarsi attorno allo stesso tavolo. Le cose da fare sono così tante, e alcune sfide che deve affrontare la città sono così urgenti, che c’è bisogno del contributo di tutte e tutti. Il sindaco e l’amministrazione comunale possono svolgere un ruolo fondamentale nel riunire ed aggregare le forze attive della città e costruire alleanze sulla base di una visione condivisa. 

Ritroviamo l’identità e il valore dei nostri quartieri

Un altro punto che desideriamo sottolineare è la necessità di rafforzare la dimensione di quartiere, promuovendo processi partecipativi come la costituzione o il rilancio dei comitati di quartiere. La valorizzazione della storia, dell’identità e delle particolarità dei quartieri può essere uno strumento molto potente per creare un senso di appartenenza e coesione sociale. Una ridistribuzione dei servizi e la programmazione di eventi in tutta la città, inoltre, possono contribuire a creare una città più coesa e forte nelle sue varie componenti fisiche e paesaggistiche. 

Restiamo vigili su come sta cambiando la nostra città e la società intorno a noi

Come associazione, ci siamo impegnati e ci impegneremo per promuovere un approccio critico e costruttivo per l’analisi e lo studio delle problematiche locali e delle relative soluzioni. In collaborazione con altre associazioni, abbiamo promosso un sondaggio sui problemi legati alla mobilità e al traffico e uno sulla condizione dei giovani in città, di cui condivideremo con lei i risultati. Nel prossimo futuro continueremo ad aggregare persone che vorranno approfondire e seguire progetti e temi strategici per la città, fornendo le nostre competenze e il nostro impegno per raggiungere obiettivi comuni.

Ci piacerebbe poter contare su un’amministrazione che prende le sue decisioni più importanti sulla base dei dati e di uno studio approfondito dei bisogni del territorio. Per questa ragione, vogliamo proporre l’avvio dei lavori per la costituzione di un osservatorio demografico e sociale locale. Questo osservatorio potrebbe diventare uno strumento prezioso per raccogliere dati e informazioni sul nostro territorio, consentendo così una pianificazione più informata e mirata alle reali esigenze della nostra comunità.

Anche in questo caso, l’amministrazione comunale può impegnarsi per lavorare strategicamente con le istituzioni che promuovono e conducono queste attività di ricerca, a partire dalle università e da istituzioni locali come l’incubatore di imprese Stecca. Impegniamoci per riportare Torre del Greco al centro dell’agenda di ricerca e innovazione campana e italiana, offrendo il nostro territorio come laboratorio aperto in cui studiare come si sta trasformando il nostro territorio dal punto di vista economico, sociale e ambientale e per trovare insieme nuove soluzioni per migliorare la qualità della vita nella nostra città.

Buon lavoro e “buona responsabilità”

Crediamo nel ruolo fondamentale della politica nel salvaguardare la città che lasceremo alle prossime generazioni, senza limitarci al ridotto arco temporale di uno o due mandati amministrativi. Siamo convinti che solo attraverso una collaborazione attiva e inclusiva tra l’amministrazione, la società civile e le tante parti che compongono la città possiamo costruire una Torre del Greco migliore per tutti i suoi abitanti e per chi sceglie di visitarla. Ci auguriamo vivamente che lei e l’amministrazione che guiderà possiate contribuire a creare le condizioni per un cambio di passo in questo senso. Nel nostro piccolo, come gruppo di persone che spera di crescere nei prossimi mesi e anni, siamo pronti a fare la nostra parte e promuovere iniziative concrete per il nostro territorio.

La ringraziamo per l’attenzione, e le auguriamo un buon lavoro per la città di Torre del Greco. O, come ha scritto Andrea Martino, “buona responsabilità”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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