Antonio Martino

Lettera al neo eletto Luigi Mennella. Un giovane scrive: “Caro sindaco vorrei poter sognare”

Ricevo e pubblico una lunga riflessione al primo cittadino di Torre del Greco 

Andrea Martino scrive al nuovo sindaco Luigi Mennella
Andrea Martino

Andrea Martino – Caro signor sindaco, è un cittadino torrese che le scrive, un giovane a dire il vero. Un giovane, come tanti altri, che ha voglia di essere ascoltato. Cosa si aspetta un giovane da una nuova amministrazione comunale, da un nuovo sindaco? Io mi aspetto il cambiamento, a partire dalle persone, dalla comunità per finire con le infrastrutture. Abbiamo bisogno di vento nuovo, di verità, lealtà, umanità, sensibilità, empatia, competenza, professionalità. È l’ora di ricordarci delle persone che sono in seria difficoltà nella nostra città.

Penso ai malati e alle loro famiglie che ogni giorno devono far fronte a degli ostacoli burocratici e sanitari disumani (e lo dico per esperienza personale e di volontariato). Non posso non far riferimento alla inadeguatezza e certe volte, ahimè, all’inefficienza dei Servizi Sociali del nostro comune. Penso agli anziani, quelli soli soprattutto, che non devono fronteggiare solamente il problema delle pensioni minime ma anche, purtroppo, quello della “socialità minima”. Penso ai bambini per i quali sarebbe necessario prevedere luoghi per il gioco e l’educazione che siano sicuri, salubri, pubblici e gratuiti. Penso alle lavoratrici e ai lavoratori che ogni giorno si spezzano la schiena per portare il pane a casa e, oltre a pensare ai problemi della famiglia, devono confrontarsi con una città in frantumi. Penso ai giovani di questa terra, sempre più orientati a mollare tutto e andare altrove in cerca di sicurezza, stabilità, serenità.

Io voglio poter dire che nella mia città è possibile un futuro, non grazie al clientelismo che domina da decenni, ma grazie alla trasparenza, all’onestà, al merito. Voglio poter dire che nella mia città è possibile un turismo d’eccellenza che esalti la geografia del territorio, la cultura, la storia e i monumenti che i nostri padri ci hanno consegnato. Voglio poter dire che nella mia città è possibile fare impresa in maniera sicura, avendo le istituzioni dalla propria parte. Voglio poter dire che nella mia città l’arte del corallo e del cammeo e ogni tipo di artigianato saranno tutelati, sostenuti e portati in tutto il mondo. 

Voglio poter dire che nella mia città è possibile un trasporto pubblico degno di essere chiamato tale;  uno sviluppo sostenibile; una viabilità decente; un’ urbanistica che rispetti il territorio. 

Voglio poter dire che nella mia città è possibile lo sviluppo dell’area portuale e del magnifico lungomare, che non ha nulla da invidiare ad altre città. 

Voglio poter dire che nella mia città é possibile avere un servizio scolastico d’eccellenza.

Voglio poter dire che la mia città non è l’insieme dei sacchetti di immondizia raggruppati agli incroci dei vicoli, ma è la storia, l’amore, la gioia e la sofferenza che è passata e passerà tra quei vicoli. 

Voglio poter dire che nella mia città è possibile sognare. Voglio poter dire che Torre del Greco è la città più bella del mondo!

È ora di rimboccarsi le maniche. Per tutti. Sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e d’opposizione, cittadini.. tutti. Ho sentito più volte in questi mesi di campagna elettorale da tutte le bandiere politiche uno slogan “Per amore della città”. Se davvero tutti amiamo questa città, mettiamoci a lavoro e doniamoci un domani migliore dell’oggi.  Non guardi ad altro se non all’interesse e al bene delle persone.

Buon lavoro sindaco. O meglio, buona responsabilità. Andrea Martino

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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