Stefano Esempio fa cento con la Turris, Aliperta avverte: “Vietato rilassarci”

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Nella foto di Salvatore Varo la consegna a Stefano Esempio di una maglietta celebrativa avvenuta prima del fischio d’inizio

Cento volte Turris. Nella sfida con il Budoni, Stefano Esempio ha collezionato la sua centesima presenza in maglia corallina: “Volevo ringraziare innanzitutto il mister ed il presidente per la fiducia che mi hanno dato e per la bellissima sorpresa che mi hanno fatto, anche se qualcosa l’avevo capita”, ammette sorridendo il difensore corallino.

Terzino destro classe ’99, ha vissuto le tre diverse Turris del presidente Colantonio: “La mia massima crescita è stata con Fabiano”, confessa Esempio. “Avevo sì giocato anche nei due anni precedenti, ma con lui è arrivata la mia consacrazione. Cento presenze? Sì, ma sarei ancora più contento se le festeggiassi con la promozione in Lega Pro. È dura, siamo lì, noi pensiamo al nostro percorso e cerchiamo di andare avanti partita dopo partita. Ne mancano dieci alla fine e sappiamo che sono tutte finali in cui dobbiamo dare il massimo”.

Un under diventato ormai un veterano, poi al suo fianco si accomoda chi veterano di questa squadra lo è diventato prendendo le chiavi del centrocampo. Domenico Aliperta non è mai banale e allora è proprio lui a spiegare le difficoltà che possono presentarsi anche contro l’ultima in classifica: “La furia agonistica degli avversari è un discorso che ripetiamo ogni domenica”, dice il centrocampista. “Com’è giusto che sia, loro affrontano la capolista e quindi cercano sempre di metterla in difficoltà per batterla perché hanno obiettivi propri da raggiungere come la salvezza o i playout. C’è un vigore agonistico importante soprattutto nelle prime frazioni e noi dobbiamo fronteggiarli con la massima concentrazione, ma mantenerla alta per novanta minuti non è sempre facile. Ci sono fasi della partita dove entra in gioco anche la forza degli avversari e questo può farci pensare al peggio, però noi sappiamo bene che abbiamo a disposizione una rosa importante che in qualunque momento può dare un cambio all’altezza e questa è la nostra forza. Quindi dobbiamo imparare a soffrire e dobbiamo farlo tutti, anche sugli spalti”.

Un gol su punizione che è servito a mettere in discesa la gara e questa volta “è stata un’esultanza tranquilla”, svelando che “cambiando le scarpette, sarei tornato al gol e così è stato”.

Con la sconfitta del Mantova, la Turris resta l’unica squadra imbattuta in tutta Italia dalla A alla D: “Sono soddisfazioni ancor più belle ad obiettivi raggiunti”, commenta Aliperta. “Il nostro è tutt’altro. Adesso metterei la firma se dovessi perdere qualche partita, ma vincere il campionato. Non ho alcuna intenzione di pensare a record personali, di squadra o storici, preferisco raggiungere un obiettivo che per noi è troppo importante”.

Quell’obiettivo si chiama Lega Pro e sulla corsa promozione, diventata ormai un discorso a due, dice la sua avvertendo i compagni: “L’Ostiamare lo conosciamo bene, è un avversario che abbiamo studiato tanto quando l’abbiamo affrontato e ci ha sorpreso molto. Poi a dicembre si è rinforzata con tre-quattro giocatori importanti e quindi ha tutte le carte in regola per essere la nostra antagonista. Il distacco di sette punti sembra grande, ma non lo è assolutamente e per questo non abbiamo nessun motivo per rilassarci. Dobbiamo avere la testa sulle nostre gare con la consapevolezza che da qui alla fine ci aspettano tante gare difficili e con un’antagonista che tiene il nostro passo”.

Andrea Liguoro

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