Ercolano, il segretario del Pd e 12 consiglieri comunali sfiduciano Buonajuto

Il sindaco: “Facciano pure, è l’ultimo dei miei pensieri”

ciro-buonajuto-sindaco-ercolano-mariella-romano-cronaca-e-dintorniMozione di sfiducia per il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto. Il documento è stato protocollato oggi, 28 maggio, da tredici consiglieri: sette (ex) alleati del Pd e sei oppositori della prima ora. Tra i firmatari dell’atto spicca il nome del segretario cittadino del Pd, l’avvocato Luigi Luciani. Schierati al suo fianco, Antonio Liberti, Gennaro Oliviero, Gennaro Sulipano, Gennaro Miranda, Salvatore Cristadoro, Antonietta Garzia, Maria Grazia Prillo, Nicola Abete, Pietro Sabbarese, Nunzia Scognamiglio, Colomba Formisano. 

I tredici consiglieri hanno chiesto la convocazione urgente di un Consiglio comunale con un solo punto all’ordine del giorno: la sfiducia a Ciro Buonajuto, il cui operato, secondo i dissidenti  “è stato caratterizzato per troppe e gravi inadempienze sia dal punto di vista programmatico che da quello squisitamente gestionale-amministrativo”.

“La deriva politica e la mancanza di senso delle istituzioni”, spiegano i consiglieri che hanno firmato la mozione di sfiducia, “si è drammaticamente acuita durante il lockdown, poiché il primo cittadino, piuttosto che comportarsi da Istituzione e fronteggiare con rigore e responsabilità un evento così straordinario e drammatico, ha continuato a fare unicamente campagna elettorale attraverso atti amministrativi ed azioni volte unicamente a creare consenso e a smarcarsi da responsabilità, scaricandole su altri livelli istituzionali”.

Intanto, il sindaco Buonajuto accusato di una “gestione miope e personalistica del potere”, alla mozione di sfiducia risponde: “Facciano pure, vadano avanti e continuino su questa strada. Sinceramente è l’ultimo dei miei pensieri”.

E aggiunge: “In questi mesi sono stato sempre in prima linea, e spesso solo, ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti. Sono stato solo a lanciare un grido d’allarme contro le scarcerazioni di pregiudicati legati ai clan del nostro territorio. Sono stato solo accanto ai commercianti e imprenditori che stanno vivendo un momento drammatico per il futuro delle proprie attività e, soprattutto, delle loro famiglie. Ho trascurato la mia famiglia e miei affetti, ho trascorso questi mesi senza un attimo di tregua mentre, evidentemente, qualcun altro era più interessato al proprio posizionamento che alla salute della popolazione ed alla città. Io ho sempre anteposto il bene dei cittadini alle beghe personali e continuerò a farlo, quindi facciano pure e vadano avanti. Ne risponderanno alla città ed io non ho paura”.

Immediato il commento del consigliere di opposizione, Gennaro Miranda: “Finalmente abbiamo liberato la città da Ciro Buonajuto e dalla sua fallimentare amministrazione”. 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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