Drogato, senza patente e senza assicurazione: ecco chi ha ucciso Antonio Ventimiglia
Torre del Greco, perizia psichiatrica per il motociclista che è agli arresti domiciliari
Positivo ai test tossicologici. Sarebbe questo l’esito degli esami eseguiti sul motociclista che giovedì 2 gennaio ha investito e ucciso in via Salvator Noto a Torre del Greco, Antonio Ventimiglia, commerciante in pensione di 82 anni e papà dell’assessore ai Lavori Pubblici, Novella Ventimiglia.
Secondo indiscrezioni, M. F. di 39 anni, sarebbe un tossicodipendente con precedenti specifici e il pm di Torre Annunziata titolare dell’inchiesta, Giuseppe Borriello, prima di spedirlo agli arresti domiciliari, avrebbe chiesto per lui anche una perizia psichiatrica. A quanto pare, l’uomo pur non avendo la patente specifica si era messo alla guida di una moto di grossa cilindrata – una HondaTansalp – sprovvista tra l’altro anche di assicurazione. E non solo: secondo alcuni testimoni che stanno collaborando con gli inquirenti, sulla moto con M. S. probabilmente viaggiava anche un minore senza casco.
Confermata intanto la dinamica ipotizzata subito dopo l’incidente: M. F., legato ad una famiglia di panettieri torresi, avrebbe investito Antonio Ventimiglia – condannandolo a morte – dopo aver fatto impennare la motocicletta. Agli atti, non ci sarebbe solo la testimonianza oculare di chi ha assistito a quei drammatici momenti: accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca per essere sottoposto ai test tossicologici e alla perizia psichiatrica, sarebbe stato anche l’indagato ad ammettere l’imprudenza.
In ogni caso le indagini non sono ancora chiuse: toccherà agli agenti della polizia municipale di Torre del Greco, coordinata dal comandante Salvatore Visone, tirare le somme e riferire al magistrato. Nel frattempo il pm Borriello, ha avviato l’iter per l’autopsia che si farà nei prossimi giorni al policlinico di Napoli. Solo dopo potrà essere fissata la data per i funerali.