Il consigliere Caldarola: “Vi spiego perché il sindaco ha voluto la crisi”
Torre del Greco, battaglia della Federazione contro il Centro Servizi nel mercato di viale Sardegna
Luigi Caldarola, componente della Federazione che favorito l’apertura della crisi politica a Torre del Greco, lo scorso 6 gennaio, si affida ad un lungo comunicato per spiegare le motivazioni che hanno spinto i federati a passare all’opposizione e voltare le spalle al sindaco: “È giunta l’ora di fare chiarezza sul perché l’unica e vera maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni del 2018 non sostiene più il signor Palomba”, dice Caldarola.
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Secondo il consigliere del gruppo Il Cittadino, lo scontro si sarebbe consumato sulla volontà dell’amministrazione di realizzare un Centro Servizi della Nettezza Urbana nel mercato ortofrutticolo di viale Sardegna.
“In tutte le sedi in cui abbiamo discusso dell’argomento”, aggiunge Caldarola, “abbiamo espresso al signor Palomba la volontà di non votare il Centro Servizi perché mancano i pareri necessari; perché riteniamo fallimentare sottrarre alla città un’area di circa mille metri quadrati che potrebbe essere destinata ad altri scopi; perché non rappresenta la soluzione all’ormai atavico problema rifiuti che è diventato insostenibile”.
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Dunque, l’azzeramento della giunta, secondo Caldarola, sarebbe stata “solo una sceneggiata per spostare l’attenzione su una crisi politica inesistente, riducendo tutto ad una becera questione di poltrone al fine di mascherare il reale problema”.
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I consiglieri che compongono la federazione, avrebbero chiesto “un cambio di rotta sui rifiuti” e “sui problemi che il signor Palomba non sa risolvere”. Non ricevendo risposte, i federati avrebbero deciso di passare all’opposizione.
“Adesso”, conclude Luigi Caldarola, “venga in Consiglio comunale e voti con i suoi soci il Centro Servizi, si assuma la responsabilità e facciano lo stesso coloro che hanno deciso di sostenerlo: non si nascondano, come ci aspettiamo, dietro rimandi e tecnicismi. Qualora (Palomba, ndr) non trovasse i numeri, si dimetta restituendo ai torresi la possibilità di scegliere”.