Il sindaco Giovani Palomba – foto Pasquale D’Orsi

Voto di scambio e arresti al Comune: il sindaco chiede la commissione d’accesso

Torre del Greco, interrogazione parlamentare del senatore Sandro Ruotolo per verificare l’attività amministrativa

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Il sindaco Giovani Palomba – foto Pasquale D’Orsi

Le vicende giudiziarie sul voto di scambio che negli ultimi giorni hanno portato all’arresto del consigliere comunale, Mario Buono, hanno spinto il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, a scrivere su indicazione dei consiglieri di maggioranza, al prefetto di Napoli, Marco Valentini, per sollecitare l’invio al Comune di una commissione d’accesso.

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“Sono sereno”, dice il sindaco Palomba, “e ampiamente fiducioso nel lavoro della magistratura. Anzi, a garanzia dei diritti dei cittadini torresi, e, per rispetto alla comunità amministrata ho inteso rivolgermi personalmente e senza esitazione al prefetto di Napoli per impetrarne l’autorevole intervento, attraverso l’invio di una commissione d’accesso che valuti opportunamente gli atti. Massima è la disponibilità alla verità da parte di questa Amministrazione”.

Una richiesta identica a quella che ha anticipato il senatore del Gruppo Misto, Sandro Ruotolo, che, sollecitato da Articolo Uno, ha firmato – con i senatori Loredana De Petris e Vasco Errani – un’interrogazione parlamentare per chiedere una commissione d’indagine al Comune: “Gli ultimi arresti che hanno coinvolto nuovamente l’amministrazione comunale di Torre del Greco sono di pochi giorni fa”, dice Ruotolo. “Sotto la lente dei magistrati della Procura di Torre Annunziata sono finiti consiglieri, liste, esponenti della criminalità e imprenditori. Il quadro che emerge è inquietante: una associazione per delinquere finalizzata alla compravendita di voti in favore di candidati poi eletti alle amministrative del giugno 2018. Alla luce delle nuove indagini abbiamo rinnovato al ministro dell’Interno, attraverso un’interrogazione, la richiesta dell’istituzione di una commissione d’indagine per verificare se l’attività amministrativa del comune di Torre del Greco sia condizionata dall’ingerenza della criminalità organizzata presente in modo invasivo nel territorio”.

“Le ulteriori indagini”, scrivono i senatori, “avrebbero accertato l’esistenza e l’operatività di un’ulteriore e diversa organizzazione criminale finalizzata, in occasione delle ultime consultazioni elettorali amministrative di Torre del Greco, alla compravendita di voti in favore di un altro candidato, successivamente eletto, e della relativa lista civica da un numero indeterminato di elettori, in cambio di generi alimentari e dazioni di danaro ovvero di offerte e promesse di posti di lavoro nell’ambito dei progetti regionali denominati ‘Garanzia Giovani e ‘Fila’. Il quadro che emergerebbe, se confermato, oltre ad essere inquietante lascia trasparire una regia unica e ben definita volta a condizionare in maniera inequivocabile e criminale il voto delle ultime elezioni amministrative”.

“Di fronte a questi fatti inquietanti non isolati e che riguardano anche altri comuni della provincia di Napoli – concludono Ruotolo, De Pretis ed Errani – chiediamo per il Comune di Torre del Greco, una commissione d’indagine per l’esercizio dei poteri di accesso e di accertamento di cui all’articolo 143 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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