Uganda in festa per la canonizzazione del beato Vincenzo Romano. A Kalule, la chiesa dedicata al parroco santo.

4b Kalule - chiesa Beato Vincenzo RomanoC’è una chiesa, in Uganda, dedicata a san Vincenzo Romano . E c’è una comunità di mille fedeli che attende con ansia il giorno della canonizzazione del parroco santo di Torre del Greco. Un evento straordinario per i cristiani ugandesi che vivono nel piccolo e poverissimo centro di Kalule, a circa quaranta chilometri dalla capitale Kampala, a maggioranza musulmana. I devoti che ogni domenica partecipano alla messa nella chiesa di San Vincenzo Romano, finanziata dalla Basilica Pontificia di Santa Croce e da tanti torresi, si uniranno in preghiera per partecipare spiritualmente alla festa del 14 ottobre prossimo, giorno in cui don Vincenzo Romano sarà canonizzato in piazza san Pietro a Roma da papa Francesco.

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Ma dagli inizi di settembre, sull’altare di questa unica chiesa di Kalule, c’è anche un pezzo di storia dell’arte torrese: Giovanni Pandolfo, vice presidente dell’associazione Famiglia d’Africa fondata da padre Felice Sciannameo, ha infatti regalato alla comunità ugandese un dipinto del maestro Salvatore Flavio Raiola. L’opera che raffigura il volto della Madonna, è stata donata dalla Pro Loco di Torre del Greco ed è stata accolta con grande entusiasmo dalla comunità parrocchiale guidata da padre Emmanuel.d32760cb-0547-43eb-b7f7-586c3f386698

“Sono quindici anni che Torre del Greco partecipa alla realizzazione di numerosi progetti che favoriscono lo sviluppo di Kalule”, spiega il vicepresidente di Famiglia d’Africa, Giovanni Pandolfo. “Dalla nostra terra facciamo partire qualsiasi cosa serva in questa piccola missione”.

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Giovanni Pandolfo

La Basilica di Santa Croce ha finanziato la costruzione della chiesa, ma Torre del Greco ha fornito aiuto anche per costruire la scuola e la clinica medica: “Abbiamo mandato letti, attrezzature ospedaliere, medicine, abiti e perfino tutti gli arredi dell’ex Onpi, la struttura per anziani dismessa dal Comune qualche anno fa”, aggiunge Pandolfo. “E il senso di gratitudine verso la nostra città si è raddoppiato nel tempo soprattutto perché i torresi, favorendo la costruzione della chiesa, hanno contribuito in maniera rilevante alla rinascita e allo sviluppo della comunità cattolica di Kalule”.

 

 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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