La Turris blinda l’attacco con Prisco. L’omaggio della squadra all’Immacolata e a San Vincenzo
Un mercato oculato, bilanciato. Saggio ed equilibrato. Del resto lo aveva annunciato la società: solo ritocchi, tesi a puntellare un organico che sta decisamente facendo il proprio dovere, guidando il girone G con quattro lunghezze di vantaggio sulle dirette inseguitrici Latte Dolce e Ostiamare.
Innesti mirati dunque, quasi chirurgici. L’obiettivo è incrementare il potenziale dell’organico a disposizione di mister Fabiano, preservandone anzitutto peculiarità ed equilibri. Il primo degli annunciati ritocchi risponde al nome di Umberto Prisco. Mica roba da poco. Ventotto gol negli ultimi due anni in forza al Cassino, ed un passato speso tra C e D in Campania e nel Lazio, passando per Basilicata e Puglia. Prisco, napoletano classe 1987, è da quest’oggi ufficialmente un calciatore della Turris. Presente già nel pomeriggio allo stadio, sarà disponibile per la trasferta di sabato contro il Team Nuova Florida. Al Mazzucchi mancherà invece capitan Longo, alle prese con un risentimento al bicipite femorale. Scalpita – manco a dirlo – il capitano. Lui, si sa, lontano dal campo non sa stare. C’è da scommettere che per la trasferta di Trastevere farà l’impossibile per essere regolarmente al suo posto.
L’altro annuncio di giornata riguarda Simone D’Alessandro, terzino destro classe ’99, reduce da un’esperienza con il Giugliano e nella passata stagione in forza al Picerno, protagonista di una storica promozione in serie C.
Salutano invece la Turris il portiere Cristian Cefariello (in prestito alla Gelbison), il centrocampista De Simone (che approda all’Albanova) e Felice Prevete (che ha accettato la proposta del Gladiator).
“Ai tre calciatori i ringraziamenti della società per l’impegno e la professionalità dimostrati nel corso di questi mesi”.
L’omaggio della Turris – Una squadra, una città. Insieme.
La Turris abbraccia Torre del Greco rendendo omaggio al suo cuore pulsante. La Basilica di Santa Croce, a tre giorni dalla solenne processione dell’Immacolata, che vedrà riversarsi in strada un’intera popolazione. Del resto il patron Colantonio ha sempre insistito su questo aspetto: quello della piena integrazione, della fusione tra squadra e città. Per un rilancio reciproco.
“La Turris, che rappresenta questa città ogni domenica e su ogni campo, alla vigilia della partenza per il ritiro di Ardea non poteva non rendere visita alla Santa Patrona della città e a San Vincenzo Romano. Tutta la squadra”, fa sapere il club, “si è recata questa sera in Santa Croce rendendo omaggio ai simboli della nostra città. La squadra, con mister Fabiano e capitan Longo in testa, ed i dirigenti corallini, accompagnati dal figlio del patron Onofrio, hanno potuto ascoltare e conoscere – attraverso il racconto del Diacono Franco Caccavale – i miracoli di San Vincenzo, la devozione e il senso di appartenenza di un popolo nei confronti della sua Madre: l’Immacolata, che domenica sarà ancora una volta pronta a benedire la città. La delegazione corallina ha potuto ammirare poi gli ultimi ritocchi allo splendido carro sul quale la Madonna sarà issata e portare il proprio saluto al parroco di Santa Croce, Don Giosuè Lombardo”.