Il Tar annulla l’ordinanza di Vincenzo De Luca e riapre le scuole in Campania

vincenzo-de-luca-governatore-campania-mariella-romano-cronaca-e-dintorniIl Tar, Tribunale amministrativo della Regione Campania, ha accolto il ricorso del Governo e di alcuni cittadini contro l’ordinanza n.1/2021 della Regione Campania che stabiliva lo stop alle lezioni in presenza, fino al 29 gennaio, per le materne, elementari e medie.

La decisione è stata presa dalla  quinta sezione del Tar Campania, presieduta da Maria Abbruzzese. L’efficacia dell’ordinanza è sospesa.

Quindi, da domani 11 gennaio, per effetto di questa decisione anche gli studenti delle scuole dell’infanzia, elementari e medie tornano in presenza.

La notizia è stata ufficializzata dal sito http://orizzontescuola.it

“Il ricorso del Governo arriva dopo le parole del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi che, al TG3, aveva definito l’ordinanza emanata il 7 gennaio “illegittima”: “La scelta della Campania? Sbagliata e illegittima. I nostri tecnici stanno trovando il modo di impugnare questa norma”.

Il presidente della Regione Campania, su La Repubblica, invece, aveva difeso il provvedimento varato: “Non abbiamo chiuso proprio niente. Al di là di ideologismi e parole al vento, il motivo del contendere è solo questo: Dad per tre settimane per le medie e le elementari, per consentire una più vasta vaccinazione infantile e per scavallare il picco di contagi previsto per gennaio”.

ORDINANZA CAMPANIA

“La norma consente la chiusura delle scuole in determinati territori circoscritti qualora la situazione lo preveda. Qualora la situazione non lo preveda, a differenza dell’anno scorso, questo Governo impugnerà le ordinanze laddove non le ritenga opportune”. Così il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso (Lega), in visita al liceo scientifico Salvemini di Bari in occasione della riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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