Straordinari non pagati: 27 operai in malattia. Guerra fredda tra netturbini e Buttol

Torre del Greco, i sindacati proclamano sciopero per il 29 giugno

Sono tesi i rapporti tra gli operatori ecologici e la Buttol, la ditta che ha vinto l’appalto da cinque milioni di euro per i prossimi quattro anni a Torre del Greco. Lo dimostrano due particolari: lo sciopero indetto per il prossimo 29 giugno e la malattia che ha colpito contemporaneamente 27 operai che, la mattina del 17 giugno, dopo aver presentato un certificato medico lamentando varie patologie, non sono scesi a lavorare. Sintomi inconfutabili che rafforzano, però, l’idea di un malcontento generale tra i dipendenti sul trattamento economico.

Secondo i sindacati che stanno lottando per il riconoscimento di un indennizzo pari a trecento euro, a molti operai non sarebbero state riconosciute le ore di straordinario. Così, la busta paga di netturbini, autisti e ispettori e capisquadra, si sarebbe alleggerita, in totale, di cinquecento euro. Una cifra di non poco conto per le famiglie monoreddito che, tra bollette e spese quotidiane, dichiarano di non arrivare alla fine del mese. Dunque, una riduzione di stipendio che starebbe mettendo a dura prova la tempra dei lavoratori, molti dei quali soffrirebbero di stress psicofisico. A favorire malesseri e malori, sempre secondo i sindacati di categoria, ci sarebbero anche i continui cambi di turno imposti dall’azienda ai capisquadra e sorveglianti.

Argomenti scottanti che più volte sono stati denunciati dai sindacati: gli stessi che adesso attendono un confronto con l’azienda nella speranza di riuscire a trovare un accordo che scongiuri anche lo sciopero del prossimo 29 giugno.

Intanto sul presunto mancato pagamento degli straordinari i vertici aziendali della Buttol respingono le “accuse”, assicurando che tutto è in regola.  

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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