Stefania Spanò

Nannina e la sua “cantastroppole” incontrano i lettori. Stefania Spanò ospite alla libreria Tuttoscuola

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Stefania Spanò

“Nannina” e la sua autrice arrivano alla libreria Tuttoscuola di via Guglielmo Marconi a Torre del Greco. Mercoledì 14 giugno alle 18, la cantastroppole, Stefania Spanò, incontra Simona Fontana e Paquito Catanzaro per accompagnare i lettori tra i vicoli, i cortili e le piazze di una realtà in cui “si può ancora udire l’eco delle tradizioni. L’eco di un passato che non è mai passato davvero. L’eco di una lingua che è musica. L’eco di gesti e movenze che fanno di ogni luogo un teatro a cielo aperto”.

stefania spanò nannina libreria tuttoscuola torre del grecoLa scrittrice-cantastorie, impegnata in laboratori di teatro, scrittura creativa e poesia visiva nell’hinterland napoletano, racconterà “li cunti della famiglia”, le piccole storie che condivideva con nonna Nannina nei lunghi pomeriggi trascorsi in casa.

La protagonista del romanzo edito da Garzanti si chiama Stephanie, “ha dieci anni e ogni volta che torna a casa si lamenta con la madre perché i suoi cugini giocano all’aperto e lei no. Il motivo è semplice: loro possono perché sono maschi, lei invece è una femmina. Dopo la scuola, si mette a leggere sul balcone, il solo spazio esterno in cui le è concesso di stare. Stephanie studia e studia perché sa che le parole sono la sua unica difesa contro il mondo. Gliel’ha detto la nonna nei pomeriggi passati a casa sua, due piani sotto nello stesso caseggiato: «Per le femmine tutte le cose sono più difficili. Devi imparare a difenderti. Tu devi sempre tenere il coraggio di parlare, Stephanie». E se lo dice lei deve essere così. Del resto sua nonna è Nannina de Gennaro, detta Nannina la Cuntastroppole, la cantastorie. Per alcuni è solo una vecchia pazza; per altri è colei che, grazie ai suoi cunti, i racconti recitati nei cortili, ha dato un’identità e una dignità alle madri di famiglia sfiancate dalla miseria e dalla protervia degli uomini. Con le sue storie, Nannina ha donato un volto a chi non l’aveva, ha riscattato i più deboli, ha fatto ridere e piangere. Ma adesso spetta a Stephanie riprendere la sua voce, cercare nei cunti un riscatto, il proprio riscatto, quello di una ragazza che ha un sogno: studiare e scoprire la libertà”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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