Seminario a distanza su Beckett per gli alunni del liceo scientifico Nobel

Torre del Greco, lezioni da remoto di Antonio Borriello sul drammaturgo irlandese per i maturandi

Comunicato stampa

antonio-borriello-beckett-liceo-nobel-torre-del-greco-mariella-romanoLa didattica a distanza, la scuola non si ferma. Ieri, 6 maggio, organizzato dalle professoresse Ornella Cuomo, Nilla Ruggiero e dalla dirigente scolastica Annunziata Langella, da remoto Antonio Borriello, esperto di Samuel Beckett, ha tenuto una conferenza sul grande drammaturgo irlandese, per i maturandi del liceo scientifico Nobel di Torre del Greco, dal titolo Beckett, oggi più che mai.

Borriello, muovendo da una quanto mai attualissima battuta di una nota pièce di Beckett “Commedia”, “Ma mi ascolti? C’è qualcuno che mi ascolta? C’è qualcuno che mi guarda? C’è qualcuno che si dà il minimo pensiero di me?” ha evidenziato che i personaggi del grande drammaturgo, in tutte le sue opere sono al chiuso, in una piccola stanza, o ficcati nel ventre della terra fino a scomparire, o sepolti in bidoni dei rifiuti, in giare. Vivono una profonda sofferenza esistenziale e fisica. Eppure, nonostante tutto, sono sempre così ricchi di voglia di vivere.

“Beckett”, ha detto Borriello, “è l’interprete dei reietti, degli emarginati, dei clochard, dei ‘poveri cristi’, di noi stessi, proiettati in un futuro che spesso si rivela terribile, devastante. Eppure la sua intera produzione drammaturgica e non, è un inno alla vita. I protagonisti benché in condizioni di dolore, di sofferenza sono protesi verso Oh les beaux jours, certi dell’arrivo del buon Godot”.

Borriello ha risposto alle tante domande e curiosità degli studenti su Beckett. Lo studioso torrese ha concluso augurando a tutti ragazzi di avere sempre un proprio, personale e amato Godot. Guai a non averlo.

Soddisfatti gli studenti, i docenti che hanno avuto parole di plauso per Borriello “un intervento appassionato ed esaustivo”, hanno detto. “Abbiamo fruito momenti di alta Letteratura, in cui il professore ha evidenziato profonda conoscenza di Beckett”.

Ed ancora, “siamo grati al Prof. Borriello per il suo generoso dono, per la sua disponibilità e grande cultura che hanno consentito ai ragazzi di avere un’opportunità di arricchimento non di poco conto, sebbene in questa surreale situazione di didattica a distanza”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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