Al via la quarta edizione del premio “Monsignor Francesco Sannino”

Torre del Greco, l’evento dedicato a Madre Letizia Zagari

monsignor-francesco-sannino-torre-del-greco-mariella-romano-cronacaSi tiene martedì 22 giugno alle 18,30 al Circolo Nautico di Torre del Greco, via Spiaggia del Fronte 40 , la quarta edizione del premio Monsignor Francesco Sannino. L’evento promosso e curato dalla professoressa Giovanna Romano, sarà l’occasione per presentare la nuova edizione della prima biografia su Madre Letizia Zagari scritta dal sacerdote torrese.

La serata sarà aperta dai saluti di Giovanna Romano, di suor Mariarosa Del Vecchio, del sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba e dell’assessore alla Cultura, Enrico Pensati.

Interverranno Pasquale Giustiniani, docente di Filosofia Teoretica;  Giuseppe Palmisciano, docente di Storia della Chiesa e don Gaetano Di Palma, docente di Scienze Bibliche. Introduce e modera Salvatore Perillo, giornalista.

CHI ERA MADRE LETIZIA ZAGARI 

letizia-zagari-monsignor-francesco-sannino-premio-torre-del-greco-mariella-romano-cronacaLetizia Zagari nacque a Napoli il 20 settembre del 1897 in una famiglia benestante e credente. Segretaria nel Consiglio Diocesano Donne di Azione Cattolica si occupò dell’istruzione religiosa delle operaie della “Manifattura Tabacchi” – Napoli e, con la sua innata prudenza e carità, recuperò molte donne. Iniziò, così, la sua vera vocazione: adorare Gesù Eucaristia, evangelizzare i fratelli, aiutare i più deboli. Nel 1932 la giovane Letizia, infiammata d’amore per Cristo, intraprese il cammino della diffusione del culto eucaristico, impegno che fu per sempre il centro della sua attività apostolica

L’esperienza apostolica, maturata prima degli anni ’40 nella Chiesa dei Santi Apostoli di Napoli, portò Letizia e altre giovani amanti di Gesù Sacramentato, a dar vita alla “Piccola Unione della Divina Eucaristia”. Il Cardinale Ascalesi, il 14 dicembre 1940, consacrò il primo gruppo che aderì all’opera eucaristica. Era il primo passo verso la nascita della Congregazione delle Suore “Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia”, avvenuta il 5 agosto 1948.

Adorazione eucaristica, evangelizzazione, attività caritativa e sociale, scuola e accoglienza dei bambini orfani e bisognosi, sono stati e sono i punti fermi dell’attività e del carisma della Congregazione, la cui crescita è tuttora fiorente.

La famiglia religiosa cresceva e nel 1952 da Portici si trasferì a Ercolano, in una casa che fu chiamata “Oasi del SS. Sacramento”. La Casa Madre era, ormai, una realtà e con l’aiuto divino ben presto furono aperte nuove case a Napoli, Zagarolo, Roma, Vietri sul Mare, Venezia, Lecce.

Madre Letizia sostenne fortemente anche l’azione missionaria e, infatti, dopo alcuni anni dalla sua morte, la Colombia (America Latina) e lo Sri Lanka (India) accolsero le Suore “Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia”, pronte a dedicare la propria vita per promuovere in quelle terre la conoscenza e l’amore di Gesù Eucaristia.

Offrendo al Signore le sue sofferenze per il bene della Congregazione religiosa e della Chiesa di Dio, Madre Letizia Zagari muore in Ercolano l’8 marzo 1985. Le sue spoglie riposano nella Cappella della Casa Madre.

Dalla lettura dei suoi scritti e annotazioni traspare una semplice e sana teologia, una forte esperienza mistica e la sapienza della vita quotidiana. Oggi la “Congregazione delle Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia” continua l’opera della Fondatrice, di cui ancora, si avverte il forte carisma che, nella sua vita di apostolato, le aprì i cuori di chi ebbe la gioia di avvicinarla. L’11.01.2005 Madre Letizia è stata proclamata Serva di Dio e la Santa Sede ha dato il nulla osta per esperire la sua Causa di Beatificazione e Canonizzazione.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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