Malasanità, donna muore per una diagnosi sbagliata. Maxi risarcimento per la famiglia
L’Asl Napoli 3 Sud condannata a pagare un milione di euro
Vittima di malasanità, donna muore per una diagnosi sbagliata. L’Asl Napoli 3 Sud è stata condannata a risarcire un milione di euro dal Tribunale di Torre Annunziata. Il maxi risarcimento andrà alla famiglia della vittima.
I fatti risalgono a luglio 2019. Gli avvocati Michele Francesco Sorrentino, Filippo Castaldo e Pierlorenzo Catalano, e il medico legale Marcello Lorello dello Studio Associati Maior, in un comunicato stampa fanno sapere che ” trasportata all’ospedale di Boscotrecase a causa di una caduta domestica, la paziente non ricevette corretta diagnosi e terapia di tromboembolia polmonare, con esiti fatali”.
“Secondo quanto emerso dalla delibera di pagamento dell’ASL Napoli 3 Sud”, scrivono gli avvocati nel comunicato stampa, “i sanitari negligenti si concentrarono esclusivamente sulle lesioni ossee della paziente, trascurando i sintomi di complicanze più gravi. Nonostante gli esami eseguiti avessero evidenziato la necessità di terapie anticoagulanti, la donna venne dimessa con una semplice prescrizione di antidolorifici.
“Il tragico epilogo si verificò il giorno successivo, durante il trasporto della paziente verso un altro ospedale, quando la donna perdette la vita a causa della mancata gestione della sua condizione medica”.