Lo scandalo di Villa Sora

C’è un sentiero sterrato, un palazzo del Settecento che rischia di crollare e la spazzatura. In fondo, stretto tra il cimitero, la ferrovia e rifiuti di ogni genere, c’è il sito archeologico di villa Sora di Torre del Greco, un complesso monumentale di epoca romana seppellito dalla devastante eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo e tornato alla luce nel secolo scorso. Un patrimonio di valore inestimabile su cui vigila la Sovrintendenza di Pompei che per proteggere le stanze e gli affreschi della dimora imperiale ha sistemato una tettoia e una rete di recinzione che, per l’assoluta mancanza di un sistema di sorveglianza, puntualmente viene divelta dai ragazzini che di pomeriggio trasformano l’area in un campo di calcio a due passi dai treni che sfrecciano veloci.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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