Lite in maggioranza sulla nuova bretella autostradale: scricchiola l’alleanza
Torre del Greco. L’opera doveva essere consegnata ad agosto, adesso un nuovo stop.
Rischia di scivolare sull’asfalto della nuova bretella autostradale l’amministrazione di Giovanni Palomba. L’opera da dieci milioni di euro che il Comune di Torre del Greco avrebbe dovuto realizzare e consegnare alla città entro 240 giorni dall’apertura del cantiere inaugurato il 14 novembre del 2018, resta per il momento nell’elenco delle grandi incompiute. Un ritardo che ha mandato su tutte le furie il presidente della commissione Lavori Pubblici, Pasquale Brancaccio, e una manciata di consiglieri comunali che giovedì sera hanno disertato una riunione di maggioranza convocata da Palomba a Palazzo Baronale. A scatenare la bufera tra i sostenitori del primo cittadino, ci sarebbe innanzitutto una variante al progetto originario della bretella che il dirigente del settore, Giuseppe D’Angelo, vorrebbe che venisse approvata dal Coniglio comunale.
“Per quanto mi riguarda”, attacca Pasquale Brancaccio, “non mi farò carico di un problema che non compete la politica. Se il dirigente Giuseppe D’Angelo ritiene necessario approvare una variante ad un progetto che è già stato finanziato e affidato alla ditta che ha vinto l’appalto, lo facesse assumendosi le responsabilità per le quali viene anche pagato dal Comune. È arrivato il momento di cancellare la cattiva abitudine di rimettere nelle mani del Consiglio le decisioni tecniche. È ciò che ho detto anche al sindaco Giovanni Palomba ed è ciò che ribadisco pubblicamente”.
Secondo il capitolato d’appalto, la nuova bretella autostradale lunga poco meno di un chilometro, dovrebbe collegare via Cavallo con via Lamaria e punta a snellire il traffico e a eliminare gli ingorghi che oggi soffocano l’incrocio di Sant’Antonio: secondo il contratto stipulato tra il Comune e l’impresa, l’opera doveva essere pronta in otto mesi. Dunque, già ad agosto scorso l’amministrazione avrebbe dovuto consegnarla alla città.