La Lega si spacca sull’idea di entrare in maggioranza. Luigi Mele: “Vado avanti”
Torre del Greco, la segretaria del Carroccio contro i consiglieri comunali: “Iniziativa non condivisa”
TORRE DEL GRECO. Si spacca la Lega. L’idea di Luigi Mele e Mario Buono di aiutare il sindaco di Torre del Greco a mettere in un angolo la Federazione, entrando in giunta e passando in m
aggioranza, ha fatto saltare dalla sedia la segretaria cittadina del Carroccio. Dopo le esternazioni dei due esponenti politici, Maria Gabriella Palomba si è affrettata a spiegare di non essere stata informata e di “non condividere” l’iniziativa politica “nel rispetto del dovere di lealtà e di coerenza verso tutti i propri elettori, militanti e simpatizzanti”.
Una posizione che sembra non scalfire il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Luigi Mele, che addirittura sconfessa il ruolo di Maria Gabriella Palomba: “Dal giorno delle elezioni regionali la Lega è rimasta senza un direttivo. La nomina del segretario cittadino dipende dal coordinatore provinciale che al momento è stato sospeso: dunque ritengo che Torre del Greco non abbia un segretario. Anche in assenza di un direttivo ho proseguito la mia attività di consigliere e in quanto tale mi sento di fare scelte opportune per la città. E poi, voglio ricordare che io sono stato eletto con il sostegno di tutto il centrodestra e Mario Buono con la lista civica Forza Torre. Prima di ufficializzare il nostro passaggio, abbiamo detto che, a livello comunale avremmo continuato a fare il nostro percorso indipendentemente dalla Lega”.
Intanto, s’infiamma il confronto politico. Già da qualche giorno il sindaco ha interrotto ogni contatto con i sette consiglieri della federazione: Carmela Pomposo, Ciro Piccirillo, Simone Gramegna, Salvatore Gargiulo, Pasquale Brancaccio, Luigi Caldarola e Vittorio Guarino restano fermi sulla richiesta di quattro assessori invece di tre come vorrebbe Giovanni Palomba. Diventa più concreta, invece, l’ipotesi dell’ingresso in maggioranza di Luigi Mele e Mario Buono che, in cambio dell’appoggio, chiedono la nomina di un assessore con deleghe importanti e l’uscita dalla maggioranza di Vittorio Guarino, Pasquale Brancaccio e Luigi Caldarola.
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Intanto anche il Pd rispedisce al mittente le accuse di “immobilismo” lanciate dai consiglieri del Movimento Cinque Stelle, Santa Borriello e Vincenzo Salerno.
“Accusare di immobilismo una forza politica che non siede in Consiglio comunale è una freccia fuori bersaglio”, dice Salvatore Romano, segretario del circolo cittadino del PD. “I consiglieri pentastellati ben sanno quanto ci siamo spesi, come forza extra consiliare, per la città anche aprendo un tavolo con tutte le forze politiche democratiche, loro inclusi”.
Indice puntato anche contro l’idea del deputato Luigi Gallo di candidare un sindaco pentastellato alle prossime elezioni comunali: Prima di parlare di nomi”, dice ancora Salvatore Romano, “servono i programmi, una visione per il futuro della nostra città sul come affrontare i grandi temi irrisolti che da decenni, ormai, non vedono soluzione. Solo dopo si può parlare di nomi. Anche perché il Partito Democratico di Torre del Greco ha donne e uomini di acclarata competenza politica che sicuramente possono svolgere al meglio questo compito”.
