La Lega offende i torresi che hanno contestato Matteo Salvini. L’ira del sindaco

Torre del Greco, Giovanni Palomba: “Strumentalizzazioni politiche, abbassare i toni”

salvini-torre-del-greco-mariella-romano-cronacaA ventiquattr’ore dall’arrivo di Matteo Salvini a Torre del Greco, non si spengono le polemiche tra i sostenitori della Lega e gli oppositori che, venerdì 11 settembre, hanno contestato il leader del Carroccio. Una pacifica ma urlata manifestazione di dissenso, che ha impedito a Salvini di tenere un comizio in via Roma – dove era stato allestito un gazebo – e di passeggiare per il centro storico al fianco dei consiglieri comunali Luigi Mele e Mario Buono e della segretaria cittadina, Maria Gabriella Palomba. Una chiassata a suon di strombazzate da stadio, fischi e cori di sfottò che ha convinto Salvini a parlare solo qualche minuto prima di risalire in macchina aiutato dagli uomini della scorta che a gran fatica gli hanno aperto la strada. A Torre del Greco, Matteo Salvini, è rimasto il tempo necessario per ribadire che gli danno “forza ed energia” le contestazioni di chi invece di ribellarsi alla camorra protesta contro di lui. Così, dopo aver stretto la mano a Luigi Mele che gli ha regalato una croce in corallo e dopo aver salutato un gruppo di sostenitori ha lasciato la città.

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salvini-torre-del-greco-mariella-romano-cronacaIl dopo è stato un delirio. Andato via Salvini, la piazza si è svuotata in maniera composta e civile. Non è successo così sulla rete dove i pugili del web hanno vomitato rabbia sui manifestanti e fomentato odio. Alle offese si sono aggiunte le minacce. Il peggio è arrivato con il post diffamatorio pubblicato su Facebook dal candidato della Lega Max Bastoni che ha scritto: “A Torre del Greco sfila la camorra”. 

Parole pesantissime che hanno indignato i tantissimi torresi presenti, molti dei quali impegnati nella lotta alla camorra e in prima linea contro la criminalità. Accuse vigliacche che non hanno lasciato indifferente il sindaco Giovanni Palomba. Il primo cittadino, parlando di “strumentalizzazione politica”, ha difeso le “tante persone perbene” che hanno manifestato il proprio “dissenso ideologico” con una “composta manifestazione” e ha chiesto di “abbassare i toni”.

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Il sindaco Giovani Palomba – foto Pasquale D’Orsi

Questa la dichiarazione integrale del sindaco Giovanni Palomba: “L’elemento che da sempre, in democrazia, caratterizza lo svolgimento di una dialettica politica è il confronto e il dialogo; uno strumento, questo, che consente a ciascuno di riflettere e maturare una propria scelta ideologica sulla base di ragionamenti e di riflessioni argomentate. Un avversario, pertanto, di qualunque schieramento politico sia espressione, va sempre ascoltato. Tuttavia, devo constatare – con rammarico – l’inopportuna strumentalizzazione politica da parte di chi ha etichettato una legittima ma composta manifestazione di dissenso ideologico, come codice espressivo di una comunità camorristica. Questo non lo possiamo accettare. Questo non può essere tollerato da una collettività che esprime all’interno di sé, rinomati e stimati professionisti, uomini di imprese e di cultura, onesti commercianti e tanta gente perbene. Torre del Greco, nella storia, si è contraddistinta sempre ed ovunque per la civiltà della sua gente e dei suoi valori. Una tale definizione è solo il senso di una degenerazione del contraddittorio politico che non può essere accolta. Rivolgo, dunque, il mio personale invito ad abbassare un po’ tutti i toni e a lavorare in modo concreto ed effettivo per il bene della Nazione e dei singoli territori”.

Il video della manifestazione

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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