Giunta, il sindaco Giovanni Palomba prende tempo ma riconferma tre assessori
Torre del Greco, porte aperte anche all’ex presidente del Consiglio comunale, Felice Gaglione
Il sindaco di Torre del Greco non ha fretta di chiudere la partita: Giovanni Palomba ha deciso di prendere ancora tempo prima di nominare la nuova giunta. Una riflessione che potrebbe prolungarsi fino al 20 gennaio. È lui stesso a confermarlo: “Non ci sono atti ufficiali né scadenze”, dice il primo cittadino, “meglio fare le cose con calma”.
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Sindaco, nel corso della riunione di maggioranza di venerdì 8 gennaio, aveva detto ai suoi alleati che martedì 12 avrebbe nominato il suo vice.
“II nome è già sulla mia agenda. E non è l’unico”.
Ha deciso anche i nomi degli altri assessori?
“Tre saranno riconfermati. Sugli altri ci sto pensando”.
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Qualche anticipazione?
“Saranno riconfermati Luisa Refuto, Enrico Pensati, Elena Ciavolino. Saranno sostituiti Raffaele Arvonio, Lucia Giordano e con molta probabilità Luigi Civelli e Gennaro Granato. Ma, per questi ultimi due, dovranno decidere i consiglieri di riferimento: Antonio D’Ambrosio, Anna Laura Guarino e Vittorio Guarino”.
Entrerà in giunta anche l’ex presidente del Consiglio comunale, Felice Gaglione?
“È stato indicato dai consiglieri Iolanda Mennella e Carmine Gentile, sono un sindaco democratico che ha sempre ascoltato i suoi alleati. Sarà così anche questa volta”.
Luisa Refuto sarà ancora vicesindaco?
“Per il momento sì. Se cambia qualcosa nei prossimi giorni, non lo so”.
Come sono i rapporti con la neonata federazione Il cittadino ora svolta?
“Perché in Consiglio comunale abbiamo una federazione? A me risultano solo liste civiche”.
Questo significa che non riconosce la federazione alla quale hanno aderito i consiglieri comunali Luigi Caldarola, Pasquale Brancaccio, Ciro Piccirillo, Salvatore Gargiulo, Antonio Spierto, Simone Gramegna e Carmela Pomposo?
“Qualcuno dovrebbe spiegarmi a che cosa serve. Se hanno una ricetta in tasca per risolvere i problemi, sono ben lieto di ascoltare tutti, con o senza federazione”.
Potrebbero diventare ingombranti?
“E perché? Se parlano di rilancio devono portare idee, soluzioni e professionalità: io sono pronto ancora una volta ad accogliere le proposte. Se poi la federazione è nata per chiedere e ottenere, è inutile perché quello che dovevo dare ho dato”.
Ha già deciso come distribuire deleghe “pesanti” come Nettezza Urbana, Urbanistica, Personale?
“Sto ancora riflettendo ma li ritengo settori strategici per il rilancio della città. E fino a quando non sarà completa la lista degli assessori, è inutile fare ipotesi”.
Potrebbe puntare su qualche tecnico?
“Non lo escludo ma non posso decidere e andare avanti da solo: per programmare e realizzare ho bisogno del voto del Consiglio comunale. Senza l’appoggio della maggioranza non si va da nessuna parte. Io potrei inventarmi anche sette tecnici ma poi che cosa accadrebbe? Il sindaco è uno e i consiglieri sono quindici”.