Gattina abbandonata al cimitero: le telecamere hanno ripreso il responsabile

gatto abbandonato cimitero torre del grecoNon ha fatto i conti con le telecamere di sorveglianza chi ha abbandonato una gattina di quattro mesi all’ingresso del cimitero di Torre del Greco. Una leggerezza che potrebbe costare cara alla persona che, mercoledì 3 gennaio, intorno alle due del pomeriggio, ha lasciato il trasportino con la cucciola, avvolta in due asciugamani rosa, sotto una panchina che si trova nei pressi della sala mortuaria. L’assessore al Benessere Animale, Laura Vitiello, allertata da Anna Matrone, la volontaria che cura la colonia felina del cimitero, ha già dato mandato alla Polizia municipale di visionare le registrazioni per risalire al volto e al nome al proprietario del felino. Sarà, infatti, l’occhio elettronico che sorveglia l’accesso e le aree interne del camposanto ad aiutare gli inquirenti, a svelare l’identità di chi si è macchiato del reato di abbandono di animale: uno strumento che si rivelerà indispensabile per formalizzare una dettagliata denuncia.

“Siamo pronti a procedere nei confronti della persona che si è liberata del gatto”, assicura l’assessore Laura Vitiello. “Un gesto del genere non può e non deve rimanere impunito. Il Comune è pronto a fare la sua parte”.

gatto abbandonato cimitero torre del grecoIntanto, Anna Matrone tiene la cucciola in custodia in attesa di accertamenti e affido. “La gattina”, spiega la volontaria, “è stata abbandonata sotto una panchina e lasciata chiusa all’interno del suo trasportino. È una cucciola di quattro mesi, al massimo cinque: è curata, non ha pulci, è dolcissima, tranquilla ed è abituata al contatto umano. Questo dimostra che ha sempre vissuto in casa. Probabilmente chi l’ha portata al cimitero, ancora avvolta nella copertina rosa, l’ha tolta dal divano per lasciarla morire in strada. Un atto crudele che fa male al cuore. Il responsabile non può passarla liscia e deve essere punito così come prevede la legge in casi come questo”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

Articoli Correlati

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto Protetto