Il luogo dell’agguato e, nel riquadro, Salvatore Barbaro

Ercolano ricorda Salvatore Barbaro, vittima innocente di camorra: è stato ucciso dodici anni fa

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Il luogo dell’agguato e, nel riquadro, Salvatore Barbaro

A dodici anni dalla morte, il Comune di Ercolano ricorda Salvatore Barbaro, vittima innocente della camorra. Sabato 13 novembre alle 11, nella piazza a lui dedicata, l’amministrazione guidata dal sindaco Ciro Buonajuto, organizza una cerimonia commemorativa per non dimenticare il cantante neomelodico ucciso il 13 novembre del 2009 mentre percorreva via Mare, a Ercolano, a bordo della sua Suzuky Swift. Barbaro fu scambiato per un boss che aveva la sua stessa macchina. Perciò, due uomini in sella ad una moto, lo crivellarono con 11 colpi di pistola: ferito in maniera grave, finì con la macchina contro un palo della corrente. Morì poco dopo per le ferite riportate. Orfano di padre, Salvatore Barbaro aiutava la famiglia come poteva: quando non cantava, arrotondava facendo il garzone o l’imbianchino.

Quattro le persone condannate in via definitiva per la morte di Salvatore Barbaro, riconosciuto vittima innocente della camorra. L’esecutore materiale, Vincenzo Spagnuolo dovrà scontare trent’anni per aver scelto il rito abbreviato. Scontano, invece, l’ergastolo Natale Dantese, Antonio Sannino e Pasquale Spronello, ritenuto, quest’ultimo, il mandante dell’omicidio.

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Ciro Buonajuto

“Vogliamo ricordare un ragazzo che è stato ucciso per errore, semplicemente perché guidava la stessa auto di un boss”, dice il sindaco Ciro Buonajuto. “Ercolano non è più quella del 2009, ma la nostra azione per diffondere cultura e legalità non si ferma”.

Alla cerimonia saranno presenti i familiari di Salvatore Barbaro e le massime autorità politiche, civili e militari, oltre agli esponenti dell’associazione antiracket.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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