Ercolano. Il sindaco Buonajuto mette le mani nella monnezza e trova il "DNA" di settanta trasgressori. Tutti multati.

BUonajuto-monnezza1Giacca blu e camicia azzurra, è sceso all’alba per mettere le mani nella spazzatura e leggere nel sacchetto dell’immondizia lasciato ai margini delle strade, il “DNA” degli incivili. Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, alle prime luci del giorno di venerdì 3 agosto, si è fatto netturbino e investigatore. Affiancato da due pattuglie della Polizia Municipale, ha girato per via Roma, corso Resina e via D’Annunzio per poi andare nei pressi del casello autostradale con un solo obiettivo: dare un volto e un nome alle persone che depositano rifiuti indifferenziati ignorando le regole del Comune e il calendario che, ad esempio, la sera di giovedì impone ai cittadini di lasciare nei punti stabiliti solo la frazione umida. Una cattiva abitudine che contribuisce a sporcare la città.

L’operazione è stata un successo anche perché i residenti “fuorilegge”, certi di rimanere impunti, non si sono neanche preoccupati di nascondersi: in qualche caso, nei sacchetti mancava solo l’albero genealogico dei trasgressori. In un caso è stato ritrovato addirittura un attestato di laurea. Dunque, non solo indizi, ma documenti e bollette che hanno consentito ai vigili di dare un volto, un nome e un cognome a settanta persone che adesso riceveranno il regalo di Ferragosto: una raccomandata in busta chiusa con multe da 50 a 500 euro.

“È un schifo”, dice infuriato il sindaco Ciro Buonajuto, “ma continueremo a fare di tutto per rendere la vita difficile a questi schifosi. Negli ultimi quattro mesi, grazie ai nostri controlli sui sacchetti e all’attività di videosorveglianza, sono state elevate centinaia di multe. Oltre alla repressione, è stata fatta anche una campagna di informazione con la distribuzione di quindicimila opuscoli nelle scuole. Purtroppo c’è una parte della popolazione che vuole continuare a sguazzare nell’inciviltà e proprio questa parte è quella che più si lamenta contro le Istituzioni per lo schifo che loro stessi producono. Noi proseguiremo su questa strada e continueremo a combattere contro gli incivili”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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