Dramma Pollino. Il ricordo della preside della scuola De Nicola: "Imma era una donna saggia e una mamma attenta. I figli venivano prima di tutto".

“Io la chiamavo Imma. Non riuscivo a essere formale con lei. Imma era.. semplice.. era splendida.. era..”.

Linda Rosi, la preside del comprensivo Enrico De Nicola di Torre del Greco, non riesce ad andare avanti. Il pianto che sale alla gola, le incrina la voce. In questa scuola, nel 2015, Imma Marrazzo è stata eletta presidente del Consiglio d’istituto. Angela, 12 anni, dovrà frequentare la seconda media e Mario, 10 anni, andrà in quinta elementare: sono alunni della De Nicola fin dal 2012.

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“Imma era una donna saggia, ma soprattutto era una mamma attenta e premurosa. I suoi figli venivano al primo posto: lavorava, seguiva la famiglia e i problemi della nostra scuola nello stesso momento: era instancabile. Non ha mai mancato ad un appuntamento e mai si è lasciata sfuggire una parola fuori posto. Non l’ho mai sentita lamentarsi e per la nostra scuola ha dato tutta se stessa. Una sola volta mi ha detto che non poteva venire ed è stato a giugno di quest’anno. E sa perché?”.

Perché?

“Doveva accompagnare Angela a Milano per un impegno di danza. Angela studia balletto al Teatro San Carlo di Napoli e Imma ogni giorno, dopo la scuola, mangiava un panino e portava la bambina in teatro. Anche in questo caso, non si è mai lamentata. Mai. Per i figli avrebbe davvero fatto l’impossibile”.

L’11 luglio, poi, c’è stato l’ultimo Consiglio d’istituto prima delle vacanze..

“Ed è stata anche l’ultima volta che ci siamo viste. Ci siamo salutate dandoci appuntamento a settembre..”.

Invece, a settembre, i bambini torneranno a scuola senza la mamma..

“Ma noi stiamo pensando di organizzare qualcosa che possa lasciare indelebile il suo ricordo e la presenza in questa scuola”.

Che cosa, per esempio?

“Una targa. Imma merita questo e molto altro. La consideravo una giovane capace e piena di entusiasmo. Sempre sorridente, pacata e mai sopra le righe. La scuola ha bisogno di persone come Imma e noi, con la sua morte, abbiamo subito una grande perdita”.

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Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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