Dispersi quattro giovani torresi nel crollo del ponte Morandi a Genova. Angoscia per le famiglie. Il sindaco chiama l'unità di crisi.

Sono ore di angoscia per le famiglie di Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito, Antonio Stanzione e Matteo Bertonati di Torre del Greco. Dei quattro amici partiti martedì a bordo di una Golf di colore grigio per una vacanza tra Nizza e Barcellona, non si hanno notizie dalle undici del 14 agosto e potrebbero essere rimasti coinvolti nel crollo del ponte Morandi a Genova. Per il momento si tratta solo di un timore: i loro nomi non figurano nell’elenco né delle vittime né dei feriti, ma il passare delle ore e i cellulari muti, fanno purtroppo temere il peggio.

Il sindaco Giovanni Palomba, si è subito attivato per avere notizie dalla Questura e informare i soccorritori impegnati a Genova nelle operazioni di salvataggio che i quattro ragazzi potrebbero avere imboccato l’autostrada e percorso il ponte Morante per raggiungere la loro destinazione.

“Siamo fiduciosi e speriamo che presto i ragazzi chiamino a casa per dare buone notizie”, dice Giovanni Palomba. “Continuerò a seguire personalmente la vicenda, mi piacerebbe dare presto una bella notizia alle famiglie, agli amici e ai tanti torresi che in queste ore sono in pena per Gerardo, Giovanni, Antonio e Matteo”.

Il primo cittadino, dopo aver raccolto l’appello dei parenti, ha immediatamente contattato la Polizia di Stato di Torre del Greco e la Questura di Genova; la prefettura e l’unità di crisi.

“Ho fornito le generalità dei ragazzi e il numero della targa della macchina”, aggiunge Palomba “al momento sono dispersi e non risultano nell’elenco delle vittime e dei feriti. Sappiamo che i giovani hanno avuto contatti con amici e familiari fino alle undici di martedì: a bordo di una Golf nera hanno attraversato l’Italia superando anche Firenze”.

Famiglie solide alle spalle, i quattro dispersi hanno tutti un lavoro: Matteo Bertonati, nipote del commerciante di coralli “Donadio”, è un artigiano orafo. Gerardo Esposito è un marittimo, Antonio Stanzione è un fabbro. Tutti abitano tra Cappella Bianchini e via Enrico De Nicola.

I familiari chiedono aiuto a chiunque possa fornire notizie attendibili.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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