Dalla Toscana a Torre del Greco per ripulire i fondali del mare. La storia di Daniele Rossi.

“Così salvo l’ambiente”

Daniele Rossi, ambientalista e sub, si accontenta di poche cose per ripulire i fondali del mare: costume, pinne, guanti e un retino. Quando il tempo lo consente, si immerge nelle acque non sempre limpide e si trasforma in un sub-spazzino. Ha un solo obiettivo: dare l’esempio a coloro che non rispettano l’ambiente e l’eco sistema. Per questo ha trascorso l’intera estate sulle spiagge della Campania, girovagando tra la costiera sorrentina e quella vesuviana: un lavoro volontario che cade come una goccia nell’immenso mare, ma che di sicuro, offre agli adulti e ai bambini una visione diversa di come si possono trattare le scogliere, la sabbia e i fondali.

daniele-rossi3.jpg
Daniele Rossi

Una iniziativa nata dalla passione per la muta e per le fotografie subacquee: “Ho cominciato a recuperare spazzatura per caso”, racconta Daniele che dopo aver trascorso quasi vent’anni in Toscana, ha deciso di riorganizzarsi la vita ritornando al Sud e in Campania: Ercolano è il suo paese di origine. “Durante un’immersione con un amico, ho notato che i fondali erano pieni di rifiuti. “È stato in quel momento che ho capito di dover fare qualcosa per il mare e sensibilizzare le persone che lo frequentano. E considerando che togliere l’immondizia dalle spiagge è più semplice perché tutti noi possiamo farlo, io mi tuffo per recuperarla anche dai fondali”.

Quest’estate, Daniele Rossi, a Torre del Greco ha “lavorato” diverse volte, ripulendo lunghi tratti del litorale: mercoledì 11 settembre, ben accolto dal gestore Diego Faraone Mennella, è tornato al lido Miramare dove già qualche settimana fa ha fatto un’immersione, “strappando” dal mare decine di bottiglie di plastica, reti, lattine, pannolini e tanti, tantissimi assorbenti da donna.

Diego Faraone Mennella
Diego Faraone Mennella

“Purtroppo”, è una lotta senza fine”, dice Daniele Rossi che comunque non perde occasione per salvare i pesci che ingoiano plastica o raccogliere i rifiuti abbandonati sull’arenile. “Noi togliamo e altri buttano. Per questo è necessario dare il buon esempio e sensibilizzare le persone che frequentano lidi pubblici e privati”.

“Tra i nostri ospiti”, spiega Diego Faraone Mennella, “ci sono tante persone sensibili che si prodigano non solo per lasciare pulito la spiaggia ma anche per recuperare la plastica o altri materiali che talvolta galleggiano sull’acqua. Ma non sempre si è così fortunati: soprattutto quando non c’è sorveglianza, le persone pensano di poter fare come vogliono”.

Carmela Pomposo
Carmela Pomposo

“Lodevole l’iniziativa di Daniele Rossi che vorrei diventasse esempio positivo per tutti”, spiega la consigliera Carmela Pomposo, braccio destro dell’assessore all’Igiene Urbana, Giovanni Marino, che all’inizio dell’estate ha fatto ripulire il Laghetto e il Cavaliere cercando di garantire la pulizia su tutte le spiagge. “Sono venuta a portare la gratitudine dell’amministrazione e della città e a offrire supporto per lo smaltimento dei rifiuti recuperati”.

 

Durante l’immersione d mercoledì 11 settembre, in poco meno di mezz’ora Daniele Rossi ha tirato dal mare quasi dieci chili di spazzatura: plastica, lattine, reti spezzate, legno e, come al solito, pannolini e assorbenti da donna.

 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

Articoli Correlati

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto Protetto