Il sindaco Giovani Palomba – foto Pasquale D’Orsi

Covid19, “Torre del Greco può tirare un sospiro di sollievo”

Il bollettino del sindaco Giovanni Palomba

Comunicato stampa – sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba

Nessun nuovo caso di contagio da Covid-19 è stato registrato, oggi, a Torre del Greco. È quanto comunicato dal centro operativo comunale, dopo aver sentito l’unità di crisi della protezione civile regionale e i responsabili sanitari dell’Asl Na3 Sud.

Così, invariato, resta il bollettino della settantesima giornata di attività consecutiva del C.O.C., convocato in seduta permanente nella Sala Giunta di Palazzo Baronale: totale ospedalizzati: 1; totale in isolamento domiciliare: 0; totale guariti dal Covid: 71; totale decessi: 20; totale esito tamponi odierni: 9 (tutti negativi).

Prossimi al riscontro  – nelle prossime ore – anche i risultati di altri tamponi effettuati, e, ora al vaglio delle indagini di laboratorio.

“Dopo settanta giorni dall’istituzione del tavolo permanente di lavoro”, le parole del sindaco, Giovanni Palomba, “oggi, finalmente, Torre del Greco e i torresi possono tirare un respiro di sollievo. Mi preme, tuttavia, ribadire che ciò non significa assolutamente aver superato e debellato il virus. Dallo scorso 4 maggio, infatti, siamo in una fase totalmente sperimentale e di rodaggio che si perfezionerà, del tutto, dal prossimo 18 maggio, con l’apertura di tutte le restanti attività commerciali. È fondamentale, dunque, invitare i cittadini alla massima prudenza ed attenzione, nonché, alla necessaria applicazione delle misure di contenimento e contrasto alla diffusione epidemiologia e al distanziamento sociale. Faccio appello al personale senso di responsabilità di ciascuno. Ora più che mai, memori di quanto accaduto in questi ultimi mesi, dobbiamo tutti cooperare a garantire la salute comune. Resistiamo e collaboriamo. Uniti ce la faremo”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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