Covid, strage di anziani a Torre del Greco: morte cinque persone tra i 72 e i 97 anni

Il bollettino del 28 dicembre

Il Covid fa strage tra gli anziani di Torre del Greco. Nella giornata di lunedì 28 dicembre hanno perso la vita per le conseguenze del nuovo Coronavirus cinque persone. Avevano tra i 97 e i 72 anni e il centro operativo comunale ha diffuso solo le iniziali. Si tratta di E. T. di 97 anni; D. P. V. di 83; V. L. di 83; G. I. di 77 e C. E. di 72.

Nella stessa giornata l’Asl Napoli 3 Sud e l’Unità di crisi della Regione Campania hanno certificato anche 10 nuovi casi positivi (tutti in isolamento domiciliare) e 53 guarigioni.

“Esprimo massima vicinanza” dice il sindaco Giovanni Palomba, “alle famiglie dei nostri concittadini scomparsi. Il mio sincero cordoglio, unito a quello dell’intera Amministrazione comunale, va a tutti i rispettivi parenti”. 

Questo il bilancio aggiornato al 28 dicembre che comprende anche i decessi e le guarigioni della prima ondata Covid: ospedalizzati:​ 41; isolamento domiciliare:​ 217; guariti: 2189; decessi:​ 66; tamponi giornalieri i cui esiti saranno comunicati nei prossimi giorni: 125.

L’Asl Napoli 3 Sud ha messo a disposizione dei cittadini una linea verde alla quale è possibile rivolgersi tutti i giorni dalle 8 alle 20. Questo il numero: 800936630.

Il centro operativo comunale ricorda che i cittadini che rientrano dall’estero hanno l’obbligo di autodenunciarsi entro le ventiquattro ore al dipartimento di prevenzione dell’ASL territorialmente competente. Il modulo si può scaricare collegandosi al sito: aslnapoli3sud.it. Per coloro che sono in attesa di conoscere l’esito del tampone, possono chiedere informazioni ai numeri telefonici 08184970300818830736 tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.30 e dalle 14 alle 15,45.

L’Unità di crisi della Regione Campania ha disposto che per effettuare presso un laboratorio privato il tampone molecolare per la ricerca di SARS-CoV-2, è necessaria la prescrizione medica su cosiddetta ricetta bianca.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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