Covid, morta una donna di 52 anni: è la vittima più giovane della seconda ondata

Torre del Greco, il bollettino del 28 novembre

È una donna di cinquantadue anni la ventiduesima vittima del Covid a Torre del Greco. Si chiamava A. N. ed è la più giovane tra le persone decedute nella città del corallo durante la cosiddetta seconda ondata. La notizia  certificata dall’Asl Napoli 3 Sud e dall’Unità di crisi della Regione Campania sabato 28 novembre, è stata diffusa dal Centro operativo comunale che ha comunicato anche altri diciassette nuovi casi di positività al Covid (tutti in isolamento domiciliare) e la guarigione di venticinque persone.

“Esprimo massima vicinanza”, dice il sindaco, Giovanni Palomba, “alla famiglia della nostra concittadina scomparsa. Il mio sincero cordoglio, unito a quello dell’intera Amministrazione comunale, va ai parenti tutti”.

Questo il bilancio aggiornato al 28 novembre che comprende anche i decessi e le guarigioni della cosiddetta prima ondata: ospedalizzati:​ 22;  isolamento domiciliare:​ 943; guariti 904; decessi:​ 42; tamponi giornalieri i cui esiti saranno comunicati nei prossimi giorni: 130.

L’Asl Napoli 3 Sud ha messo a disposizione dei cittadini una linea verde alla quale è possibile rivolgersi tutti i giorni dalle 8 alle 20. Questo il numero: 800936630.

Il centro operativo comunale ricorda che i cittadini che rientrano dall’estero hanno l’obbligo di autodenunciarsi entro le ventiquattro ore al dipartimento di prevenzione dell’ASL territorialmente competente. Il modulo si può scaricare collegandosi al sito: aslnapoli3sud.it. Per coloro che sono in attesa di conoscere l’esito del tampone, possono chiedere informazioni ai numeri telefonici 08184970300818830736 tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.30 e dalle 14 alle 15,45.

L’Unità di crisi della Regione Campania ha disposto che per effettuare presso un laboratorio privato il tampone molecolare per la ricerca di SARS-CoV-2, è necessaria la prescrizione medica su cosiddetta ricetta bianca.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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