Covid, a Torre del Greco il sindaco riapre le scuole. Dall’11 gennaio lezioni in presenza

COMUNICATO STAMPA – SINDACO DI TORRE DEL GRECO, GIOVANNI PALOMBA, RIAPRONO LE SCUOLE

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Il sindaco Giovani Palomba – foto Pasquale D’Orsi

Al via da lunedì 11 gennaio, la progressiva ripresa dell’attività scolastica in presenza anche sul territorio comunale di Torre del Greco, secondo quanto stabilito dall’ordinanza n. 1 dello scorso 05 gennaio, a firma del Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Così, secondo quanto previsto dal provvedimento amministrativo regionale – salvo ulteriori indicazioni dovute all’evoluzione del contesto epidemiologico – lunedì 11 p.v. riprenderà – in presenza – l’attività della scuola dell’infanzia e delle classi prima e seconda della scuola primaria.

Da lunedì 18 gennaio, invece, riprenderanno le lezioni, in presenza, delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria. Infine, da lunedì 25 gennaio, rientro in classe per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Anche l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Giovanni Palomba, in considerazione, oltretutto, dei recenti dati riguardanti il tasso di contagiosità del virus in città, ha ritenuto opportuno adeguarsi e dare esecutività all’ordinanza del Governatore, e consentire il progressivo rientro a scuola.

“Ricevo conforto” le parole del primo cittadino, “dai dati quotidianamente riscontrati e certificatici dall’ASL, riguardo l’andamento del flusso epidemiologico. Ritengo, per questo, dovendo anche tutelare e garantire il diritto allo studio dei nostri giovani che, al momento, non sussistano condizioni ostative ad una progressiva ripresa dell’attività didattica in presenza, così come immaginata e disciplinata dal Presidente De Luca. Ovviamente, tutto può cambiare, ma saremo pronti ad intervenire allorché le circostanze lo richiederanno”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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