Picchiato a sangue freddo il consigliere della Lega, Mario Buono

Torre del Greco, presentata denuncia alla Polizia. Si indaga sull’autore e sul possibile mandante dell’aggressione

C’è la chiusura di un terreno di proprietà parzialmente comunale, utilizzato abusivamente come parcheggio, dietro l’aggressione subita dal consigliere della Lega Mario Buono, martedì 15 settembre in via Roma a Torre del Greco. Una ritorsione messa in atto in pieno centro intorno alle 13, da un trentacinquenne che, incurante della gente che affollava la strada, ha bloccato la macchina sulla quale viaggiava il politico e lo ha picchiato. Pugni e calci, sferrati con rabbia anche in testa, che hanno costretto Mario Buono, 37 anni, a farsi medicare poco dopo al pronto soccorso dell’ospedale Maresca dove gli sono stati riscontrati graffi, bernoccoli e contusioni che dovrebbero guarire in cinque giorni.

Secondo indiscrezioni, ad aggredirlo sarebbe stato il figlio di un uomo con il quale Mario Buono aveva già avuto una discussione durante la visita di Matteo Savini a Torre del Greco, lo scorso 11 settembre. Un battibecco al quale hanno assistito anche diversi giornalisti, del tutto slegato dalla scelta politica di Buono di aderire al Carroccio.

A quanto pare il consigliere comunale avrebbe chiesto informazioni agli uffici competenti sulle attuali condizioni di una proprietà che il Comune condivide in Fosso San Michele con un privato. Si tratta di un’area di sedime trasformata in parcheggio abusivo da alcuni estranei che avevano le chiavi e impedivano l’accesso all’unica persona titolata a farlo. Quando qualche giorno dopo è stato sostituito il catenaccio e chiuso l’accesso alle altre auto, sarebbero iniziate le ritorsioni nei confronti di Mario Buono.

Dopo aver presentato una dettagliata denuncia alla Polizia che starebbe indagando sull’autore e sul possibile mandante, il consigliere comunale ha preferito non commentare l’aggressione a sangue freddo che potrebbe essere stata ripresa da tutte le telecamere della zona. Di sicuro, a quell’ora in via Roma, c’erano molte persone che potrebbero essere chiamate a testimoniare.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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