Cento alberi piantati in un giorno a Ercolano. Prossima tappa, il Vesuvio

Il Comune aderisce alla campagna di Italia Viva

Cento alberi nelle strade Ercolano oggi, diecimila nel parco Nazionale del Vesuvio appena arriveranno le autorizzazioni. È partita oggi, 15 novembre, nella città degli scavi, la campagna lanciata da Italia Viva Un albero per ogni iscritto. Oltre cinquanta esemplari tra pini, lecci ed eucalipto sono stati messi a dimora in un’area verde ricavata a ridosso di una caseggiato popolare in via Cupa Viola nella parte alta della città, mentre gli altri sono stati piantati nel giardino circostante la scuola elementare Giulio Rodinò in via IV Novembre insieme a decine di studenti che frequentano l’istituto.

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Matteo Renzi, alla Leopolda, aveva promesso che sarebbe stato piantato un albero per ogni iscritto”, spiega Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e coordinatore di Italia Viva. “Noi oggi abbiamo cominciato mantenere quella promessa. Dopo Firenze il primo comune è stato proprio Ercolano e iniziamo dal Vesuvio per lanciare un messaggio netto e chiaro a sostegno dell’ambiente in un territorio che nel 2017 venne devastato dagli incendi. Proseguiremo questa iniziativa in tutta Italia mantenendo fede a quella promessa: per ora sono circa 25mila, ma contiamo di crescere e piantare ancora tanti alberi”.

“È positivo”, aggiunge il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, “che questa iniziativa sia partita dalle aree della città più popolate: un segnale concreto del nostro impegno a donare un po’ di verde alle zone maggiormente urbanizzate. Sia nel contesto del caseggiato popolare che all’interno della scuola, mi auguro che chi vive quotidianamente quei luoghi possa prendersi cura e preservare questi alberi che nel giro di qualche anno cresceranno diventando un polmone verde per centinaia di residenti. Ripopolare la vegetazione del Vesuvio, poi, oltre al significato simbolico, rappresenta una grande sfida per riportare vita in un’area-simbolo del Paese tragicamente devastata dagli incendi di due anni fa”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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