La battaglia di Capodanno in via Fontana: bimbi giocano e ballano tra i fuochi – video

Torre del Greco, orgia di eccessi e inciviltà a pochi metri dalle Cento Fontane

capodanno-fuochi-torre-del-greco-mariella-romano-cronacaTORRE DEL GRECO. Nella strada trasformata in un campo di battaglia la notte di Capodanno, ci sono anche bambini che giocano e ballano tra adulti deliranti, residui di fuochi d’artificio ancora fumanti, cartoni in fiamme e un letto di spazzatura. L’ennesima festa trasformata in orgia di eccessi e inciviltà che si consuma, nell’indifferenza delle istituzioni, a pochi metri dalle Cento Fontane di Torre del Greco, il monumento recuperato e ripulito appena due mesi fa dall’amministrazione comunale che ha la colpa di non vigilare sui beni della comunità.capodanno-fuochi-torre-del-greco-mariella-romano-cronaca

I balli e i fuochi sono andati in scena in via Fontana, nella notte in cui il sindaco di Torre del Greco, oltre ai divieti di assembramento anti Covid aveva imposto ai cittadini di non usare botti. Un’ordinanza rimasta lettera morta, così come documenta il video girato da Andrea Speranza, un giovane torrese che dopo una permanenza di vent’anni in Cina è tornato a lavorare in città dedicandosi alla creazione della Start Up ZeroNetto. Andrea Speranza, di fronte al degrado morale, politico e intellettuale nel quale è sprofondata la città, ha deciso di impegnarsi con l’associazione OndeCreative per scuotere le coscienze di chi ha cultura e formazione per fare la differenza.

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Andrea Speranza, autore del video

“Ho deciso di rendere pubblico il video che è stato girato intono all’1,30 dell’1 gennaio 2022”, racconta Andrea, “non per demonizzare un quartiere, ma per fare un mea culpa. Le immagini non devono fomentare odio ma consapevolezza. La spesa sociale, l’illegalità, la pulizia, gli incidenti, il degrado urbano che ne derivano, non hanno niente a che fare con il folklore. Il contesto civile di questo paese deve avere la forza di volontà per invertire la rotta. Soluzioni naturali e non giustizialiste, esistono!”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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