Angelo Branduardi chiude "Devozioni" con un concerto in Santa Croce, a Torre del Greco, il 18 dicembre.

BranduardiAngelo Branduardi, chiude “Devozioni”, la rassegna diretta da Gigi Di Luca e cofinanziata da Regione Campania e Comune di Torre del Greco in occasione della canonizzazione di San Vincenzo Romano. L’appuntamento con il concerto “Camminando Camminando” – unica tappa in Campania – è fissato per domani, 18 dicembre alle 20,30 nella Basilica pontificia di Santa Croce: l’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti.

Reduce da una straordinaria tournée in Italia e nel mondo, il cantautore che ama definirsi un “violinista che per combinazione ha scritto anche parole e musica”, accompagnato da Fabio Valdemarin, presenta un concerto acustico in duo, proponendo dal vivo i brani più amati del suo repertorio, in una nuova ed essenziale veste: “Camminando, camminando” è un concerto all’insegna del meno c’è più c’è, un viaggio intimo alla ricerca della magia dei suoni.

Angelo Branduardi

“Nel 2018″, spiega Angelo Branduardi, “è sceso dal mio palco l’amico e collaboratore di lunga data Maurizio Fabrizio, anche lui proiettato verso suoi nuovi progetti e al suo posto adesso c’è Fabio Valdemarin, pianista di formazione classica con tendenza alle divagazioni pop e jazz. La presenza di Valdemarin, che è un polistrumentista, compositore ed arrangiatore, è per me molto stimolante: la nostra collaborazione mi incuriosisce molto”.

“Dal vivo”, aggiunge il cantautore milanese, “eseguiremo brani famosi e meno conosciuti, ma non mancheranno i miei classici. L’intenzione è quella di reinventare i brani che eseguiremo in concerto, smontandoli alla ricerca del nucleo essenziale e rimontandoli con nuove soluzioni. Se il concerto dello scorso anno era essenzialmente basato sul duo chitarristico, questo nuovo live è sicuramente più complesso, potendo contare su un numero maggiore di strumenti musicali in scena: pianoforte, organo, tastiere e tromba di Fabio oltre che, naturalmente, le mie chitarre e il mio violino”.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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