Anatre avvelenate: uccisa un’intera colonia. Le associazioni chiedono verità.

Torre del Greco

Avvelenamento volontario o accidentale. Sono queste le ipotesi sulle quali si sta indagando per accertare la morte di tutti i germani reali che da anni vivevano sulla spiaggia del Laghetto-Cavaliere a Torre del Greco. Sono stati i bagnanti a ritrovare, a fine agosto, le carcasse delle anatre e a scattare le foto pubblicate su diversi gruppi social per chiedere la verità e aiuto ai volontari che si occupano di animali, ambiente e inquinamento.

Germani (7)

“Qualche giorno fa”, spiega Domenico Delle Chiaie, volontario di Università Verde “con altri amici siamo andati in canoa su questa spiaggia e abbiamo constatato che le anatre erano scomparse. Abbiamo parlato con i frequentatori del luogo. Qualcuno le ha viste in agonia la mattina del 30 agosto: poco dopo sono morte. Noi siamo riusciti a trovare una sola carcassa, che ho fotografato: è probabile che le altre siano state divorate dai gabbiani”.

Germani (5)

Germani (6)

 

Una notizia che ha rattristato i frequentatori del Laghetto e gli ambientalisti. Diverse associazioni del territorio perciò hanno presentato denuncia contro ignoti chiedendo aiuto al Comune di Torre del Greco e alla Guardia Costiera. La denuncia è stata sottoscritta da Primaurora, l’Università Verde, Club Alpino Italiano, Tutela Ambiente Montano-Campania, Falchi del Vesuvio, Forum dei Giovani di Torre del Greco, Aucelluzzo.it, I Lava-Tivi  Bikers MTB del Vesuvio, Fondalicampania.

Germani (4)

“Durante un sopralluogo lungo il litorale di Torre del Greco, in Località Lido Cavaliere”, si legge nella denuncia “sono stati ritrovati numerosi esemplari di volatili morti, tutti appartenenti alla specie Anas platyrhynchos.

“I germani reali”, spiega Silvano Somma, presidente di Primaurora, “erano abitudinari del luogo ed erano stati già visti nell’area nei giorni precedenti in ottimo stato di salute. La morte dei volatili risulta del tutto anomala, sia per la tempistica con la quale si è verificato l’evento, cioè la contemporaneità, sia per il fatto che si è trattato di un fenomeno massivo e diffuso che ha portato alla morte di tutti gli esemplari della colonia presente nel sito. Inoltre”, conclude Silvano Somma, “c’è un elemento che rende le morti sospette: sulle carcasse non sono presenti tracce di aggressione da parte di altri animali come gabbiani e roditori”.

 

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

Articoli Correlati

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto Protetto