Il maestro Raffaele De Maio

Addio al maestro Raffaele De Maio, lo scenografo barocco dei Quattro Altari

Artista poliedrico ha lavorato in Italia e all’estero con i più grandi registi di teatro, cinema e televisione

raffaele de maio scenografo torre del greco
Il maestro Raffaele De Maio

Aveva compiuto, da poco più di une mese, 89 anni. Il maestro Raffaele De Maio, scenografo Rai e appassionato artista del Carro dell’Immacolata e della Festa dei Quattro Altari, è morto, nel pomeriggio di lunedì 18 dicembre, nella sua casa di Torre del Greco. Si è spento, dopo una breve malattia, confortato dall’amore della moglie e dei tre figli che non l’hanno lasciato solo un momento.

Dopo aver studiato alla facoltà di Scenografia delle Belle Arti di Napoli, Raffaele De Maio, personalità poliedrica, ha maturato qualificanti esperienze in Italia e all’estero. Le sue scenografie hanno accompagnato i lavori di importanti registi della prosa, della televisione, del cinema, della danza e della lirica per oltre trecento realizzazioni, facendone un protagonista indiscusso della scena teatrale del secolo scorso. Docente di Scenografia dal 1960, è stato scenografo della Rai. Il suo nome è particolarmente legato alla festa religiosa dei “Quattro Altari” che si celebra nell’ottavario del Corpus Domini a Torre del Greco, per le sue raffinate realizzazioni barocche.
Nel 1985 ha pubblicato il libro “La scena della festa” (Guida Editore) e nel 2008 La Festa, immagini della memoria e nel 2022 “1861, per grazia ricevuta”.

Raffaele De Maio ha lavorato fino all’ultimo istante possibile alla stesura dell’inedito “Ora te lo racconto io”, un libro aneddoti di prossima pubblicazione.

I funerali si svolgeranno domani, 20 dicembre, alle 10 nella parrocchia dello Spirito Santo a Torre del Greco.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

Articoli Correlati

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto Protetto