Morta l’anziana investita da una Smart sulle strisce pedonali: caccia al pirata della strada
Torre del Greco, si stringe il cerchio sull’automobilista che non ha prestato soccorso. Potrebbe essere una donna
È morta, senza mai riprendere conoscenza, l’anziana investita sulle strisce pedonali, con una amica, da una Smart grigia che si è dileguata subito dopo l’incidente avvenuto in via Gugliemo Marconi, a Torre del Greco, la sera di mercoledì 11 agosto. Giulia Altiero Betrò, 80 anni, si è spenta in un letto della Rianimazione dell’Ospedale del Mare dove era stata trasportata da un’ambulanza attesa – a quanto pare – per un’ora. Le sue condizioni sono apparse subito critiche tanto da lasciare pochi margini di speranza ai tre figli, Gianfranco, Alfredo e Ottavio. La pensionata, molto conosciuta in città, è deceduta per una emorragia cerebrale nella mattinata di venerdì 13 agosto. Non destano, invece, preoccupazione le condizioni di salute di Assunta Rocco Migliaccio, l’amica con la quale Giulia Altiero Betrò aveva trascorso il pomeriggio. La donna, oltre allo choc, ha riportato ferite alla testa e contusioni multiple: secondo gli specialisti dell’ospedale Maresca dove è stata curata, guarirà in quindici giorni.
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Nessuna novità ufficiale sul fronte delle indagini. Si sa, però, che mentre Giulia Altiero Betrò lottava per sopravvivere, i carabinieri della compagnia di Torre del Greco, agli ordini del capitano Andrea Leacche, hanno continuato a lavorare senza sosta per cercare di dare un volto e un nome alla persona che guidava la Smart e che, dopo l’incidente, è scappata senza prestare soccorso. Anche grazie al contributo di un testimone oculare che sarebbe già stato ascoltato e delle telecamere di sorveglianza della zona che potrebbero avere ripreso la targa, l’inchiesta potrebbe essere ad una svolta.
“Siamo ancora increduli e storditi”, dice Alfredo Betrò, il figlio di Giulia Altiero. “È assurdo che succedano incidenti del genere. Nessuno si rende conto che un veicolo guidato male e senza il rispetto delle regole stradali, può essere causa di morte e grandissimo dolore per le famiglie coinvolte”.
Chi era Giulia Altiero Betrò lo racconta la nipote Mena Miranda: “Era una persona incredibilmente moderna e allo stesso tempo ricca di valori. Aveva avuto tre figli maschi e io ero la sua figlia adottiva. A lei confidavo tutto. Era la mia consigliera e il mio porto sicuro nei momenti di tristezza. Zia Giulia era piena di vita. Amava il burraco e non si perdeva una gita: era l’anima trascinatrice di tutta la sua comitiva. Per questo sarà difficile rassegnarsi alla sua scomparsa avvenuta, peraltro, in una maniera violenta. Solo la fede che da sempre unisce le nostre famiglie riuscirà a darci consolazione”.