In piazza le poche mamme che vogliono riaprire le scuole a Torre del Greco
La giornata di sole non è bastata a convincere i genitori di Torre del Greco a partecipare in massa alla manifestazione organizzata sabato 12 dicembre in piazza Santa Croce per chiedere al sindaco Giovanni Palomba di riaprire le scuole. Ma la protesta si è svolta comunque, tra passeggini e palloncini, bambini in età scolastica e polizia a vigilare sugli assembramenti.
“I bambini e gli adolescenti”, dice l’astrofisica Clementina Sasso, tra i promotori dell’iniziativa, “hanno bisogno della scuola. “Sappiamo che è difficile che il sindaco riapra le aule due settimane prima del Natale ma vogliamo sollecitarlo a usare questo tempo per organizzare il rientro dei ragazzi dopo le festività natalizie. È impensabile che si tengano chiusi gli istituti perché gli amministratori non ricevono i dati dall’Asl e dunque non si riesce a monitorare l’andamento epidemiologico del Covid. È dimostrato che non sono le scuole a diffondere il virus. Piuttosto bisognerebbe potenziare il servizio di trasporto pubblico che al momento è inadeguato e favorisce il diffondersi del virus. Alle istituzioni”, conclude Clementina Sasso, “chiediamo senso di responsabilità e impegno concreto per favorire il ritorno in classe degli alunni”.
“A Torre del Greco”, dicono i titolari delle scuole paritarie, “hanno chiuso gli asili e hanno lasciato aperte le ludoteche. Qual è la differenza? Un paradosso che non riusciamo ancora a spiegarci. Se i bambini di Torre del Greco devono restare a casa fino al 5 gennaio, come ha ordinato il sindaco Palomba, si chiudano anche le ludoteche e si adottino provvedimenti uguali per tutti”.
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mi verrebbe da risponderle poche ma buone, ma peccherei di presunzione, anche se le posso dire con certezza che sono la parte di mamme sane di questa società. Infatti le altre sono più occupate nei preparativi natalizi e scorazzano con i figli per le strade del centro città. O che sciocca dimenticavo che quello il virus si propaga a scuola, anche se è chiusa da marzo.