Vesuvio di nuovo meta di turisti ma le attività ricettive sono ancora chiuse
Ercolano, si potrà tornare sul cratere, forse, il 15 giugno
Ricomincia il via vai di turisti sul Vesuvio ma le attività ricettive sono ancora chiuse. Sono state tante le persone che nell’ultima domenica di maggio, complice la bella giornata di sole, hanno scelto di fare una passeggiata alle falde del vulcano. Una vera boccata d’ossigeno per chi è stato costretto a trascorrere gli ultimi tre mesi chiuso in casa. Ma anche un segnale di speranza per le centinaia di persone che vivono grazie ai turisti che arrivano ogni anno per visitare il cratere e il Parco Nazionale del Vesuvio.
Una ripresa attesa soprattutto dalle trentasette guide rimaste senza occupazione dall’inizio del lockdown: liberi professionisti regolarmente accreditati ad accompagnare i visitatori lungo i sentieri o fino alla vetta, che durante i tre mesi di chiusura per il Coronavirus si sono volontariamente alternati a quota mille per presidiare la zona ed evitare che qualcuno potesse intrufolarsi all’interno dell’area protetta e arrivare fino al cratere.
n controllo finalizzato a garantire la sicurezza e a dare informazioni, che è stato messo in atto da un gruppo di lavoratori anche domenica 31 maggio: Siamo qui”, spiegano in coro le guide turistiche, “per informare le tante persone che arrivano pensando di trovare tutto aperto: noi speriamo di tornare a lavoro il prima possibile ma al momento la data ancora indicativa per la riapertura del cratere è fissata per il 15 giugno“.