Un anno da santo. Torre del Greco festeggia la canonizzazione di Vincenzo Romano e spalanca le porte di chiese e monumenti

È passato un anno dal giorno in cui papa Francesco, in piazza San Pietro a Roma, ha proclamato santo Vincenzo Romano, il parroco di Torre del Greco che i suoi devoti ricordano come ‘o prevete faticatore. E nel primo anniversario, la città, i fedeli, ma soprattutto tantissimi giovani, hanno voluto rendergli omaggio ricordandone l’opera pastorale e dedicandogli la seconda edizione della Notte Sacra. Un evento che ha portato a Torre del Greco oltre diecimila persone: adulti, ragazzi, bambini che non hanno solo visitato monumenti, ma si sono fermati nelle chiese per partecipare ai momenti di adorazione notturna organizzati dai vari gruppi di preghiera. La Notte Sacra ha visto l’apertura straordinaria di musei, monumenti, sotterranei e palazzi di solito non accessibili al pubblico e ha proposto mostre, spettacoli teatrali e musicali che si sono svolti in diversi punti del centro storico. Un evento che, secondo gli organizzatori, ha visto la partecipazione di oltre diecimila persone e il coinvolgimento di centinaia di giovani volontari che hanno accompagnato i turisti tra i monumenti raccontando la storia della città e del santo. Anche l’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, ha preso parte alle celebrazioni organizzate dalla Basilica Pontificia di Santa Croce. ll cardinale, ha infatti celebrato la messa solenne ai piedi dell’altare dove riposano le spoglie di San Vincenzo Romano, circondato dal popolo devoto e dai rappresentanti delle Unioni Cattoliche Operaie della Diocesi di Napoli che prima hanno attraversato la città in corteo facendo sosta alla Casa del santo.

“In un anno da quel 14 ottobre del 2018”, dice di cardinale Crescenzio Sepe, “abbiamo visto tanta meraviglia e santità nei cuori di quanti hanno potuto attingere da San Vincenzo Romano. È stato un anno ricco di grazia: la Basilica di Santa Croce è diventata un santuario in cui sono venuti vescovi, sacerdoti, seminaristi e fedeli non solo dalla Campania ma anche da fuori per imparare da questo santo le virtù della pratica pastorale. Oggi”, aggiunge l’arcivescovo, “ad un anno di distanza vogliamo ringraziare il Signore con spirito di autentica gratitudine. Noi ci ricordiamo di ringraziare il nostro Redentore? San Vincenzo non aveva paura di annunciare il Vangelo a tutti, compenetrandosi nella realtà in cui viveva. La manifestazione di stasera delle Unioni Cattoliche Operaie esprime la nostra realtà operaia e la sua grande fede. E il vero dono che riceviamo da Dio è vivere la fede nella vita quotidiana. Continuiamo a lodare il Signore per il dono che ci ha dato e per le grazie di ogni giorno”.

“Celebriamo un anno da santo”, dice don Giosuè Lombardo, “ma nel cuore dei torresi don Vincenzo Romano santo lo è sempre stato. Intorno al nostro parroco, non ci sono solo sacerdoti, diaconi e presbiteri. Ci sono uomini, donne che arrivano da Torre del Greco e da altri paesi per venerarlo. Ma soprattutto ci sono tantissimi giovani: la nostra vera ricchezza. Sono stati loro i veri protagonisti della Notte Sacra. Per questo progetto hanno speso energie, hanno messo a disposizione tempo, competenze, entusiasmo e fede. A loro che sono il nostro futuro, va un grazie immenso”.

Il segno più forte di questo primo anniversario sarà la prossima pubblicazione delle prediche di san Vincenzo Romano che, per volontà della Curia di Napoli, saranno raccolte in un libro.

La Notte Sacra è stata organizzata dalla Basilica Pontificia di Santa Croce grazie al contributo di decine di volontari, tra i quali il direttore artistico Vincenzo Nocerino e l’associazione Wesuvio che ha curato la comunicazione.

Mariella Romano

Giornalista freelance, ho imparato il mestiere di cronista consumando le suola delle scarpe. Non canto storie, scrivo ciò che vedo e racconto l’umanità che incontro. Non sopporto i numeri. Non so fare equazioni e conti e, in un mondo di variabili, alla ragione preferisco il cuore. Mi piace, assai, la terra in cui vivo.

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