Rifiuti, la maggioranza si spacca sul dirigente. Ultimatum al sindaco da undici consiglieri
Torre del Greco: “Città sporca e trascurata, gestione della raccolta confusionaria e non lineare”
Ha il sapore di un ultimatum la lettera firmata da undici consiglieri di maggioranza, inviata al sindaco Giovanni Palomba, alla dirigente della nettezza urbana di Torre del Greco, Claudia Sacco, e per conoscenza ai referenti della Buttol, la ditta che si occupa della gestione rifiuti in città. Due pagine dattiloscritte e protocollate, che arrivano al culmine di un periodo difficilissimo per il settore Igiene del Comune che non riesce a far decollare la raccolta porta a porta e soprattutto a garantire la pulizia del territorio con il susseguirsi di emergenze favorite da disservizi e proteste anche degli operatori del settore.
Una situazione allarmante dal punto di vista igenico sanitario che, alla vigilia di un annunciato rimpasto di giunta, rischia di aprire una frattura tra il sindaco e la maggioranza. Molto dipenderà dall’atteggiamento che Giovanni Palomba avrà nei confronti dei consiglieri ribelli, molti dei quali invocano – ormai da tempo – la sostituzione della dirigente. Un cambio difficile da realizzare perché Claudia Sacco è titolare di un contratto che la vincola all’incarico e al Comune di Torre del Greco per tre anni. Dunque, una situazione davvero complicata per il sindaco Palomba che, oltretutto, ha l’obbligo di dare risposte concrete a migliaia di cittadini, imprenditori e commercianti già esasperati dai cumuli maleodoranti che per giorni restano a marcire sulle strade del centro e della periferia.
Di sicuro, i primi a dirsi stanchi di vivere “in una città sporchissima e trascurata”, sono stati gli undici consiglieri di maggioranza che oggi, 4 giugno, firmando la lettera hanno deciso di dare una spallata all’amministrazione mettendo sotto accusa “la gestione oltremodo confusionaria e non lineare della raccolta rifiuti”.
“Siamo diventati bersaglio di cittadini legittimamente inviperiti che, alla luce delle evidenti criticità, ci considerano del tutto inadeguati al ruolo”, spiegano i firmatari del documento. E aggiungono: “A differenza di ciò che pensa la collettività sono mesi che inviamo continui solleciti alla dirigente e al Dec – unici titolati a recepire le nostre doglianze sui disservizi della gestione Nettezza Urbana – ed i risultati sono decisamente scarsi”.
Nel documento firmato da Gaetano Frulio, Luisa Liguoro, Carmela Pomposo, Lucia Vitiello, Michele Langella, Salvatore Gargiulo, Simone Gramegna, Luigi Caldarola, Annalaura Guarino, Iolanda Mennella e Carmine Gentile, si parla, ad esempio, dei bidoni consegnati da poco e già diventati ingombro per tutta la città visto che nessuno vuole tenerli all’interno dei condomini: “Sono stati abbandonati in prossimità degli edifici senza la presa in carico formale di condomini e cittadini. Molti giacciono sul suolo pubblico o sui marciapiedi ostacolando il passaggio e rendendo pericoloso il transito dei pedoni”. E, nessuno, ovviamente muove un dito per fare rispettare la legge.
Ma l’esasperazione dei consiglieri di maggioranza (dai quali hanno preso le distanze Maria Orlando, Antonio D’Ambrosio, Pasquale Brancaccio e Vittorio Guarino che non hanno firmato il documento), nasce anche dalla “scarsissima attività di informazione espressamente prevista nel piano industriale”; dalla mancata realizzazione delle isole ecologiche e dai disservizi nella raccolta che, secondo l’accusa, sarebbero favoriti dal fatto che il servizio non viene espletato “negli orari e con le frequenze previste per iscritto nel piano”.
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