Turris, il Comune dimentica di omologare il manto erboso dello stadio. A rischio la serie C
Torre del Greco, il presidente Colantonio vicino alle dimissioni
Quella che doveva essere una semplice formalità, indicare uno stadio in deroga dove disputare le gare casalinghe, si sta rivelando un ostacolo insormontabile. Con il Liguori che non riuscirà ad essere a norma per la scadenza richiesta dalla Lega (29 luglio o 5 agosto, con ammenda di diecimila euro), causa mancanza del certificato Fifa Quality PRO (grosse, in tal senso, le colpe del Comune che ha sì installato il nuovo manto erboso un anno fa, ma che poi non si è più preoccupato di omologarlo per la Lega Pro), la società corallina al momento ha trovato solo porte chiuse in faccia per qualunque altro stadio richiesto.
Al lungo elenco di risposte negative, campane e non (può essere indicato anche un terreno di gioco di regioni confinanti), composto dalle varie Pagani, Benevento, Avellino, Salerno, Rieti, Bisceglie, si è aggiunta ieri anche Castellammare di Stabia (per motivi di ordine pubblico), riducendo così al lumicino le speranze della società biancorossa che, dopo aver compiuto tutti gli adempimenti necessari per l’iscrizione in Lega Pro ed aver mosso i primi passi sul mercato tra riconferme, acquisti e trattative, si trova adesso sconfortata nel vedere sempre più vicina la beffa di perdere per una mera negligenza quella serie C conquistata meritatamente sul campo dopo diciannove anni di purgatorio.
“Devo essere sincero con i tifosi”, dichiara il presidente Colantonio (nella foto di Salvatore Varo) tramite una nota diffusa dalla società, “ad oggi, dobbiamo purtroppo cominciare anche a pensare ad una possibile rinuncia al campionato di C per salvare almeno il diritto della Turris a partecipare ancora alla serie D, chiaramente non più con il sottoscritto alla presidenza. Mi preme prospettare questo scenario con qualche giorno d’anticipo rispetto alle scadenze sempre più imminenti. Al contempo”, prosegue il presidente, agli stessi tifosi ribadisco che non lasceremo nulla di intentato e che continuiamo incessantemente la ricerca di un impianto cui appoggiarci, in via del tutto eccezionale e temporanea, anche fuori dalla regione Campania. Ringrazio comunque l’amministrazione comunale di Torre del Greco”, conclude Colantonio, “che, seppur non esente da responsabilità in questa paradossale situazione, si sta prodigando insieme a noi allacciando contatti con altre città e accompagnandoci ai vari incontri istituzionali, risultati però ad oggi infruttuosi”.