Trasferiti i pazienti, chiude la Chirurgia dell’ospedale di Torre del Greco
La rabbia dell’associazione Pro Maresca: “Colpo di mano sulla pelle dei malati”.
L’epidemia avanza e l’incertezza pure. Neanche l’emergenza Covid mette un punto fermo allo sbando dell’ospedale Maresca di Torre del Greco dove medici e infermieri oltre a lavorare in condizioni difficili e con poche tutele per la propria salute, devono fare i conti con le direttive aziendali che cambiano l’organizzazione dei reparti da un giorno all’altro. L’ultima disposizione “ambigua” arriva nel momento in cui tutta la città si sta mobilitando, partecipando in massa alle campagne di solidarietà per l’acquisto di nuove attrezzature a sostegno del pronto soccorso. Il provvedimento riguarda la chiusura della Chirurgia con il trasferimento dei pazienti in Medicina, avvenuto in tutta fretta la sera del 21 marzo. Un “accorpamento” che, almeno all’apparenza, va contro la delibera firmata il 17 marzo dal direttore generale dell’Asl Napoli 3Sud, Gennaro Sosto.
Infatti, dopo la trasformazione in punto Covid dell’ospedale Sant’Anna di Boscotrecase, secondo quel documento il Maresca di Torre del Greco era destinato a diventare un riferimento per le emergenze chirurgiche. Lo aveva scritto chiaro e tondo il direttore Sosto, disponendo la “allocazione delle attività del pronto soccorso di Boscotrecase riguardanti le emergenze medico chirurgiche presso il Pronto soccorso di Torre del Greco“.
Ma tre giorni dopo, con un nuovo atto firmato dal direttore sanitario del Maresca, Fernando Siani, su disposizione del direttore aziendale Gaetano D’Onofrio, è stato disposto ad horas e fino a nuova disposizione, “il temporaneo trasferimento dei pazienti degenti nella chirurgia generale alla medicina generale”.
L’ennesima chiusura “temporanea” imposta nel silenzio più assoluto agli operatori di via Montedoro che possono solo subire ed eseguire. Un ordine categorico di fronte al quale i sindacati ammettono di non conoscere qual è la strategia aziendale.
“L’ennesimo colpo di mano sulla pelle dei cittadini”, attaccano i responsabili dell’associazione Pro Maresca che sono pronti ancora una volta a difendere con le unghie e con i denti il destino dell’ospedale di Torre del Greco. “Vogliamo capire che cosa si nasconde dietro questa chiusura che avviene in un momento di emergenza sanitaria senza precedenti. Pretendiamo chiarezza e non ci fermeremo di fronte a risposte nebulose che non ci soddisfano. Quando hanno trasformato in Covid l’ospedale di Boscotrecase, abbiamo inviato una pec all’Asl chiedendo la riapertura di tutti i reparti a Torre del Greco, compresa la pediatria per garantire assistenza a trecentosessanta gradi a chiunque ne abbia bisogno sul territorio così vasto come l’area costiera vesuviana. La risposta è arrivata con la chiusura della Chirurgia. Una vera assurdità”.