Si dimette l’assessore all’Igiene Urbana. Tensioni con gli alleati. Già pronto il sostituto.
Torre del Greco
Tutto pronto per la sostituzione. L’assessore all’Igiene Urbana, Giovanni Marino, ha inviato una lettera al sindaco ma ancora non ha formalizzato le dimissioni né le ha comunicate ufficialmente ai giornalisti. Di sicuro, sulla scrivania del primo cittadino di Torre del Greco, c’è già il nome di chi dovrà prendere il posto di Marino: lo hanno indicato i consiglieri del gruppo misto di maggioranza di cui il funzionario regionale è stato espressione fino alla scorsa settimana.
L’indiscrezione delle dimissioni e della rapidissima sostituzione “senza ripensamenti”, trapela nel giorno in cui la Buttol, l’azienda che ha vinto l’appalto per la gestione dei rifiuti, ha fatto partire la prima fase del progetto che introduce la raccolta porta-a-porta sul territorio. L’assessore lascerà l’incarico il 2 ottobre e il sindaco Palomba, nel corso del consiglio comunale convocato per le 20 di mercoledì dovrebbe spiegare alla città che cosa intende fare e come vuole muoversi. Il nome del sostituto di Marino potrebbe essere ufficializzato già domani. Il sindaco, infatti, avrebbe deciso di posticipare l’uscita dell’assessore per non disturbare le celebrazioni organizzate dall’amministrazione per il sessantesimo anniversario della morte di Enrico De Nicola che si svolgono oggi.
In ogni caso, quello che appare un tranquillo e concordato avvicendamento, nasconde tensioni e rotture ben più profonde. L’assessore Giovanni Marino già la scorsa estate, aveva prospettato al primo cittadino e ai consiglieri di riferimento, Simone Gramegna e Carmela Pomposo, l’eventualità di dover lasciare l’incarico a Torre del Greco per dedicarsi alla campagna elettorale e candidarsi a sindaco nel Comune di San Giorgio a Cremano, sua città di origine. Ma se fino a qualche giorno fa l’ipotesi di un addio sembrava una scelta personale sulla quale “pesava” l’auspicio di un ripensamento, oggi qualcosa è cambiato nei rapporti personali e politici di chi lo ha voluto in giunta a gennaio di quest’anno. A fare la differenza, infatti, è proprio il nome del sostituto che già dallo scorso weekend sarebbe stato comunicato a Palomba e tenuto fino ad oggi segreto in attesa delle dimissioni.